19 Marzo 2025

commesso_viaggiatore_vertSabato 28 e domenica 29 novembre prosegue la stagione di prosa del Teatro Verdi di Pisa con Morte di un commesso viaggiatore, il capolavoro del drammaturgo americano Arthur Miller, di cui quest’anno ricorre il primo decennale della scomparsa. Lo spettacolo, frutto della consolidata collaborazione tra Fondazione Teatro di Pisa e Fondazione Toscana Spettacolo onlus, giunge nel teatro pisano dopo la fortunata tournée dello scorso anno, è firmato da Elio De Capitani e presentato nella traduzione di Masolino D’Amico; tra gli attori vanta lo stesso Elio De Capitani (Willy Loman), la sua compagna d’arte e di vita Cristina Crippa (Linda Loman), Angelo Di Genio e Angelo Di Genio (Biff e Happy Loman), Federico Vanni (Charlie), Gabriele Calindri (Ben), Daniele Marmi (Bernard) e Vincenzo Zampa (Howard), Alice Redini (la Donna e Letta) e Vanessa Korn (Miss Forsythe e Jenny). Scene e costumi di Carlo Sala, luci di Michele Ceglia, suono di Giuseppe Marzoli.

In questo modo, Elio De Capitani (Premio Hystrio 2014 all’interpretazione e Premio Internazionale Ennio Flaiano 2014 per la regia) prosegue nella sua personale riflessione sulla vita di oggi e sul tema dei rapporti tra giovani e adulti attraverso la drammaturgia americana d’ogni epoca, portando ora in scena la storia del commesso viaggiatore Willy Loman, un padre che cerca di rifarsi attraverso la vita del figlio, un uomo che ha vissuto in un mondo costruito sulle menzogne e che solo poco prima di morire inizia a fare i conti con il proprio fallimento esistenziale. Difatti Willy ha sempre millantato di essere un grande venditore pur non essendolo mai stato e, nei suoi ultimi due giorni di vita, deve fare i conti con la realtà, con il proprio fallimento esistenziale. Nei figli ha alimentato le stesse illusioni, proiettando su di loro aspettative e delusioni fino a minarne la felicità. Ormai incapace di stare nella realtà, non distingue più tra presente e passato, sogni e ricordi, i parti della propria mente e la vita vera.


Perché il dramma del celebre commesso di Arthur Miller non risente della patina del tempo e ancora oggi ci commuove e ci lacera? Perché il povero Loman suscita la nostra empatia; perché di fronte a lui, come scrive De Capitani nelle sue note di regia «non riusciamo a essere razionali, lo odiamo molto meno di quello che si meriterebbe. Perché la vita sta facendo a Willy Loman quello che non vorremmo mai facesse a noi. Quella reazione di difesa, dal fallimento di una vita verso i sogni e l’illusione, ci piglia in gola perché sappiamo bene di che si tratta. Si tratta di qualcosa che esiste in noi da sempre.»

commesso_viaggiatore_orizzUno spettacolo assolutamente da non perdere, tanto per la valenza del testo quanto per l’interpretazione del cast, a partire dai quattro protagonisti. Una grande pagina di teatro che ha unito tutti i maggiori critici in un giudizio più che positivo. Solo per citarne alcuni: « […]L’intenso spettacolo, molto ben diretto, si muove con armonia tra passato, presente, sogno e realtà, quasi fosse un monologo interiore di Loman popolato da concreti fantasmi» (Magda Poli); « […] Vien da chiedersi in base a quali insondabili alchimie un’opera che era parsa, nelle ultime occasioni in cui la si era vista, alquanto datata, si presenti ora così tesa e aguzza, come se fosse scritta oggi. Lo spettacolo, senza dubbio, tocca temi molto attuali […] ma se conquista lo spettatore è, a mio avviso, soprattutto perché parla d’altro, parla della vita, della difficoltà di accettarne gli sbandamenti, dello strazio dell’invecchiamento, di uno scomodo bilancio delle colpe e degli errori. […]» (Renato Palazzi); « Un bell’apologo che racchiude una indagine spietata, grazie alla bravura dell’ensemble. L’Elfo del resto è diventato negli anni uno dei luoghi privilegiati di lavoro e costruzione teatrale, capace di conquistarsi, in tutti i sensi, una sua ineccepibile moralità. » (Gianfranco Capitta)

Con Elio De Capitani e Cristina Crippa, nonché gli altri attori della compagnia, è anche previsto un incontro: in Sala Titta Ruffo sabato pomeriggio, alle ore 18; a coordinarlo sarà Franco Farina.

Biglietti per lo spettacolo ancora disponibili.

Per informazioni: Teatro di Pisa; tel 050 941 111

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Luca Fialdini

Luca Fialdini, classe '93: studente di Giurisprudenza all'Università di Pisa e di pianoforte e composizione alla SCM di Massa e sì, se ve lo state chiedendo, sono una di quelle noiose persone che prende il the alle cinque del pomeriggio. Per "Uni Info News" mi occupo principalmente di critica musicale.

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