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Fi-Pi-Li Horror Festival 2015: Ultimo Giorno!

Fi-Pi-Li Horror Festival: Ultimo Giorno! 

Quando arrivi alla fine di un percorso che ti ha visto impegnato per un notevole numero di ore, ed un discreto quantitativo di giorni, quel che provi si riduce essenzialmente in due stati d’animo: Liberazione, da un peso che era diventato sinonimo di fastidio e tensione, oppure, Nostalgia, sentimento provato in virtù di un qualcosa che ormai, nel bene o nel male, è un ricordo.

Il Fi-Pi-Li Horror Festival 2015 si è concluso tra la giornata di ieri e quella di oggi, verso le 01:00 di notte, dopo l’ultima proiezione, quella che prevedeva la messa in onda del film Necropolis di J.E.Dowdle con l’introduzione di Pier Dario Marzi del Cineforum Ezechiele 25,17.

Dopo ben quattro giorni, dal 23 Aprile fino al 26 Aprile, anche la quarta edizione della nota kermesse labronica arriva alla parola Fine, sigillando un’annata di novità, intrattenimento e sopratutto Grande Cinema in un festival che assume sempre più i contorni di un evento non solo cittadino, ma che concerne tutta la regione e non addirittura la nazione. 

Non è infatti un caso che molti dei presenti fossero venuti da fuori Livorno o persino dal Nord o dal Sud Italia, e questo aspetto è uno dei tanti elementi che fa del Festival in questione, così come per molti altri presenti sul mercato, un qualcosa di straordinario, capace di mettere assieme uno spropositato numero di persone e unirle sotto un’inca bandiera, accomunate dalla curiosità, dalla voglia di sapere, di mettersi in gioco e partecipare tutto in nome del Grande Cinema.

Il Fi-Pi-Li organizzato da Alessio Porquier e Ciro Di Dato si è sempre dimostrato una eccellente forma di intrattenimento capace di promuovere la cultura, non solo quella cinematografica, ma anche quella letteraria. Grazie al nostro inviato Matteo Taccola abbiamo avuto modo di assistere a gli incontri effettuati nei giorni scorsi alla Libreria Belforte in via Roma, dove sono state prese in analisi molte tematiche e si è approfondito, cnsiderevolmente, grazie ad un acceso dibattito, il genere giallo nella letteratura con la partecipazione di Cecilia Scerbanenco, figlia del noto romanziere Giorgio Scerbanenco autore di opere quali “Venere Privata”, “Traditori di Tutti” e “I Ragazzi del Massacro”.

Gran parte del festival si è sempre svolto presso Il Nuovo Teatro delle Commedie, ma proiezioni di film importanti sono state effettuate anche presso il cinema Quattro Mori, come ad esempio quella del medio-metraggio “Elba” realizzato da Alessandro Izzo de I Licaoni.

Un’altra postazione che ha regalato tante soddisfazioni è stata quella degli Asili Notturni, ove è stato promosso un corso di Make-up e Trucco. Grazie alla partecipazione di esperti noti al grande cinema, non era poi così inusuale assistere ogni tanto a comparse di personaggi che ad un primo impatto sembravano usciti fuori da un horror o un fantasy. Non avendo una sezione cosplayers, il Fi-Pi-Li è  comunque riuscito a dare ancora di più la sensazione di horror e paura anche grazie a questi “maghi” del trucco, le luci soffuse, rosse, viola e blu hanno poi fatto il resto per dare all’insieme un qualcosa di gotico e affascinante.

Tornando a parlare della quarta giornata della kermesse, ricordiamo che per lutto cittadino, per la morte del partigiano Garibaldo Benifei, la Camminata Zombie è stata annullata, ciò a portato ad una maggiore affluenza, da parte del pubblico, presso la zona del Nuovo Teatro delle Commedie, il quale ha registrato, almeno a vista d’occhio, il più alto numero di partecipanti di tutta questa quarta edizione.

Si è iniziato con la proiezione di “Ho Camminato con uno Zombie” di Jacques Tourneur, alle ore 10:00, a seguire poi è stata proiettata l’ultima parte dei corti in concorso. Alle ore 14:00 ha preso inizio il concorso del videoclip e del fake trailer, durato fino alle 15:15, momento in cui a salire sul palco del Nuovo Teatro delle Commedie è stato Francesco Picone che ha presentato in esclusiva “Anger of the Dead”.

Francesco, presentando il suo lavoro, ha inoltre ribadito quanto oggi sia difficile distribuire e realizzare lungometraggi in Italia, mentre all’estero, specialmente nei paesi quali Inghilterra o Germani i produttori sono più portati a investire le risorse necessarie per dare così modo a giovani registi di portare alla luce i loro lavori.

L’intervento si è concluso con Picone che suggerisce di dirigere i propri cortometraggi in lingua inglese poiché registrare un cortometraggio in lingua italiana penalizza molto la distribuzione, sottolineando però che, affinché ciò accada, bisogna collaborare con attori e tecnici disposti a calarsi nel ruolo e a durare qualche fatica in più per rendere il tutto credibile e curato.

Durante la proiezione di “Anger of the Dead”, Alessio Porquier ha presentato, nel salone del Teatro, il libro di Stefano Rossi, giovane scrittore, grande appassionato di Cinema ed in special modo quello di Ruggero Deodato, che ha spiegato ai presenti quali sono state le motivazioni che l’hanno portato a scrivere e da cosa è nata la storia del suo romanzo dal titolo: “24 Ore”. La conferenza si è conclusa con Ruggero Deodato che ha letto un frammento del libro del giovane scrittore.

Arrivati alle ore 17:30 circa abbiamo assistito alla premiazione. Il nostro inviato Lamberto Frontera ha seguito tutta la cerimonia e di suo pugno scrive che questa è: “iniziata con la sigla di Giovanni Saponaro, che ha accompagnato il Fi-Pi-Li 2015, ed ha visto protagonisti i giudici e i premi vari, assegnati da quest’ultimi, ai registi presenti in sala. Sul palco hanno preso dunque parte i due conduttori, nonché organizzatori, della kermesse Ciro e Alessio, assieme alla giuria composta da Federico Frusciante, Ruggero Deodato (in veste di presidente di Giuria), Antonio Manetti e Valentina D’Amico (della rivista Movieplayer) ed il giovane regista in erba G. Saponaro. Proprio questi ha intrattenuto il pubblico con una breve introduzione e lezione di cinema, dando a tutti quanti dei consigli sul mestiere del regista, tra battute di spirito e citazioni di Truffaut: “Il regista è una persona a cui sul set tutti fanno delle domande, alle quali a volte sa dare una risposta, mentre altre volte no”. Quindi è stata poi la volta dei giudici, che si sono mostrati sorprendentemente insoddisfatti della media dei lavori presentati. In particolare Manetti ha sottolineato come rispetto alle altre edizioni la qualità sia stata, quest’anno di gran lunga inferiore rispetto alle volte scorse.  Anche Ruggero Deodato si pronuncia e sprona i registi in erba a lavorare con più capacità, senso critico e sintesi.

Non mancano anche qui momenti di ilarità, specialmente quando Antonio Manetti, alla sua quarta esperienza come giudice del Festival, afferma di dubitare del Fi-Pi-Li, o meglio, mette in dubbio il meccanismo di valutazione poiché tenuto in mano da una giuria formata (quasi sempre) dai soliti giurati, osservazione che anche il regista Deodato sposa fin da subito. Giunto il momento fatidico della premiazione, il premio per il miglior videoclip è andato a Luca Baggiarini; il premio successivo è stato dato al regista del corto Thriller di Giuseppe Marco Albano da Ruggero Deodato stesso, un premio speciale porta proprio nome del noto regista italiano; il miglior Fake Trailer, per i giurati, è stato The Night of the Hougan di Raffaele Pastrello. Ed arriviamo ora al vincitore del Miglior Corto del Fi-Pi-Li 2015, premio che è andato a Mattia Querci regista di Flu!” 

I vincitori del Concorso Letterario sono stati premiati dopo lo spettacolo teatrale di Walter Nenci, “Il Visionario”, autore che abbiamo avuto il piacere di intervistare scambiando qualche parola sul teatro e su come questa forma d’arte venga vista dal pubblico odierno.

Del concorso letterario, sempre il nostro Lamberto, ci informa che: “La Prima classificata è stata, per quel che concerne la poesia, Vanessa Maggiotta con la sua opera “Latte”. Questa, secondo il parere dei giudici, “commuove senza essere patetica, si rivela un qualcosa di semplice, senza essere banale e rimanendo capace di colpire”. E’ stata recitata in pubblico da Edoardo Bacchelli, tra i fondatori del Teatro della Cipolla, portando così “Latte” ad essere apprezzata non solo dalla giuria, ma anche dal pubblico. A ritirare il premio è stata proprio la giovane autrice siciliana. 

A seguire è stata la volta dell’attesa premiazione per la categoria “Racconti”. Sul podio è salito per il terzo posto “Caro Diario” di Bianca Maria Furci; al secondo “Pomeriggio al Mare” di Gabriella Ferrero, mentre al primo posto abbiamo visto salire sul palco Barbara Codevico per il racconto “Il Dizionario”. La storia di quest’opera verte principalmente su una terribile vendetta da parte di una figlia nei confronti della propria madre, violenta e malvagia, ed il tutto si svolge tra suspense e puro orrore. “Il Dizionario” perché le parole, anche quelle che possono apparire come le più comuni, appaiono per la protagonista come sotto una luce drammatica, e questa le vede costantemente come sinonimo di crudeltà pura, una trauma insito nella sua mente a causa del rapporto con la madre.”

Il Festival dopo la premiazione svoltasi nel secondo pomeriggio ha proseguito con la proiezione di “Inferno in Diretta” di Ruggero Deodato che ha presentato il film assieme a Federico Frusciante. Alle 21:30 circa abbiamo assistito al “Salon du Cinema” Proiezioni e Sapori dove è stato presentato “Necropolis” di J.E. Dowdle. Questo è stato l’ultimo spettacolo del Fi-Pi-Li Horror Festival 2015.

Appendici del Fi-Pi-Li 2015

Questo, per la redazione di Uni Info News, è stato il primo anno, nelle vesti di Mediapartners, al Fi-Pi-Li Horror Festival, una kermesse puramente labronica che mette in scena tanti spettacoli e sopratutto il Cinema con la “C” maiuscola. Al di là, tuttavia, dell’intrattenimento e dei tanti approfondimenti, quel che rende “speciale” questo evento, arrivato nel 2015 alla sua quarta edizione, non è poi la qualità dei corti, ma l’atmosfera che si respira e l’ambiente in cui si è catapultati. Non si vive una competizione accesa, e sebbene ogni concorrente pensi di fatto al proprio lavoro, quanto meno per noi, è stato difficile non stringere rapporti di amicizia o fare nuove conoscenze con i tanti giovani registi, organizzatori del Festival e gli Stagisti dell’Università di Pisa. Sono stati, va detto, quattro giorni che hanno messo a dura prova chi, tra noi della redazione, era presente, costantemente alle prese con la visione di film, corti, mediometraggi e presentazioni inedite, per non parlare delle numerose interviste fatte a gran parte dei presenti: dai truccatori presenti in sala, alla fotografa, da Ruggero Deodato a Frusciante, per passare, poi, ai tanti concorrenti e ex-concorrenti presenti.

E’ un peccato, però, vedere che la città che ha ospitato tale evento, di importanza ormai nazionale, sia anche quella dalla quale si è ricevuta una minor risposta dal punto di vista dell’affluenza e del pubblico. Livorno, ancora una volta, si è lasciata sfuggire dalle mani un qualcosa di speciale, capace di andare oltre il tema, oltre il cinema, si è persa un numero spropositato di incontri con autori conosciuti anche oltre oceano, con registi come Scafidi e Antonio Manetti, con figli d’arte quali Cecilia Scerbanenco e dibattiti accesi con uno degli anticritici più famosi del web, Federico Frusciante. Forse, sarebbe giusto domandarsi adesso, abbiamo, a Livorno (o in gran parte di essa), perso la voglia di scoprire l’interesse verso la cultura e verso molte delle sue forme di manifestazione? Chissà, magari siamo troppo convinti che solo da un vecchio libro ammuffito, in una biblioteca come quella de Il Nome della Rosa, è possibile oggi arrivare alla conoscenza, sebbene sia convinto che chi è curioso di sapere sa che questa non si presenta mai sotto un’unica forma. Eppure, sono sempre più convinto, che assistere alla presentazione di Profondo Rosso con Claudio Simonetti avrebbe fatto gola non solo a chi ama il cinema, ma anche a coloro che vivono di musica.

Ancora una volta, siamo di fronte ad un’occasione mancata, per la popolazione livornese, una sconfitta, purtroppo che viene dall’alto, ma che non giustifica il comportamento di coloro che per una volta potevano fare a meno di un giro nei locali della “Venezia” e passare dal Teatro delle Commedie, per divertirsi, cambiare un po’ i soliti programmi del week-end, per imparare e per vedere che c’è ancora chi ci mette l’anima per fare un po’ di cultura non per sé, ma per gli altri. Noi di Uni Info News.it ci siamo divertiti, abbiamo, come detto sopra, fatto numerose conoscenze e stretto nuove amicizie che speriamo possano fare i loro frutti in futuro ed ora che il sipario è calato sullo schermo, quello schermo del Nuovo Teatro delle Commedie che ci ha fatto compagnia per più di quattro giorni, quel che proviamo è una grande nostalgia.

Ringraziamenti

Si ringraziano tutti coloro i quali hanno permesso di lasciarsi intervistare; un ringraziamento sincero a Ruggero Deodato, Simone Scafidi, Antonio Manetti, Walter Nenci, Alessandro Izzo e Federico Frusciante, il quale si è prestato a ben due interviste ed ha intavolato una bella discussione sul cinema e sulla sua casa di produzione, la Videodrome Industries, assieme a noi alle 23:30 di notte .

Ringraziamo i ragazzi dell’Università di Pisa, nostri compagni durante questo festival con i quali abbiamo scambiato punti di vista e visto numerosi spettacoli.

Un sincero ringraziamento lo rivolgiamo a Ciro di Dato e Alessio Porquier, che hanno creduto nella redazione e hanno dato la possibilità ad Uni Info News di essere presenti al Festival per tutta la sua durata. Assieme a loro ringraziamo tutti gli organizzatori del Fi-Pi-Li, anche chi non abbiamo avuto il piacere di conoscere o che al momento non ricordiamo di aver incontrato, un grazie davvero sincero.

Ed infine, il sottoscritto (Claudio F.), vuole ringraziare Matilde Monti per l’estrema disponibilità dimostrata, le cui foto, oltre ad arricchire i nostri resoconti, potrete vedere sia nell’articolo qui presente, che nella gallery del sito, che sulla nostra pagina Facebook; Lamberto Frontera, il quale si è prestato più del dovuto, assieme a Matilde, a lavorare in questi giorni e grazie al quale abbiamo raccolto un gran numero di interviste e recensioni, parte dei resoconti sono stati possibili grazie al suo aiuto. Si ringrazia anche Giulio Profeta, Matteo Taccola, Tommaso Viscusi, per essere stati presenti ed infine, un grande Grazie a Paolo Gambacciani, che ha montato i video di tutte le interviste, realizzato parte di esse e preso parte, assieme al sottoscritto, ad ogni secondo del festival non lasciando mai la sua postazione nella sala stampa.

 

Articolo di Claudio Fedele,

con la collaborazione di Lamberto Frontera,

e Matilde Monti (foto)

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