Uncharted : The Nathan Drake Collection
Se oggi siamo qui a scrivere questo articolo è inutile dire come Uncharted non solo abbia conquistato il pubblico e la critica, ma sia persino rimasto impresso nel cinico mondo dei videogiochi ritagliandosi uno spazio tutto suo, arrivando, con il tempo, ad essere considerato come una delle più grandi esperienze mai provate da un videogiocatore che si reputi tale.
Prima di addentrarci in quella che oggi abbiamo tra le mani, la remastered delle recenti avventure di Nathan Drake, ripercorriamo la storia del brand, dando all’iconico personaggio virtuale, il background narrativo ed il rispetto che merita. Dopo Drake’s Fortune, che oggi, in definitiva, poteva sembrare per
Ai tempi, stiamo parlando di un periodo temporale che spazia dal 2007 al 2009 il balzo in avanti sotto il profilo della sceneggiatura e del gameplay, ma sopratutto dell’aspetto grafico, lasciò tutti di stucco, mai prima di allora si era visto un prodotto definito come il secondo Uncharted e, sebbene lontano dall’ultra definizione dei PC, l’operato fatto dai creatori di Crash risultava impeccabile, grazie alla incredibile mole poligonale ed ai tanti elementi sulla scena, la cui diversità e varietà segnavano motivo di orgoglio e gioia per i fans.
Passando dalla giungla panamense alle foreste della Francia orientale, ai monti del Tibet, innevati in maniera realistica, minuziosa e curata, la saga virò con il terzo capitolo, L’Inganno di Drake, alle sabbie del deserto, richiamando, persino sotto alcune tematiche, quasi come una palese citazione, quell’Indiana Jones e L’Ultima Crociata di Spielberg, dal cui universo Nathan attinge a piene mani. La conclusione dell’allora trilogia giunse finalmente nell’autunno del 2011, forte ancora una volta di un comparto tecnico esemplare, sebbene meno lontano dai fasti del secondo capitolo e di gran lunga meno distaccato come era avvenuto per il primo episodio, ricco di una trama sempre in linea con le precedenti storie e coerente con la visione dei Naughty Dog. Tuttavia, destino vuole, che Drake’s Deceptions non sia ricordato come il fiore all’occhiello e che, nei siti specializzato, a causa di una certa prolissità nel combat system, questo
Oggi, in virtù dell’uscita di quella che, stando alle dichiarazioni ufficiali, rappresenterà l’ultima storia di Nathan, La Fine di un Ladro, abbiamo occasione di avere tra le mani la remastered della trilogia originale di Uncharted, che indirizza il pubblico videoludico a quel quarto capitolo che uscirà il prossimo Marzo 2016, i cui filmati hanno lasciato, nelle fiere apposite, già a bocca aperta.
Senza andar a parlare troppo della trama di ogni episodio, vi basti sapere che Nathan Drake, a suo dire discendente del corsaro inglese Sir Francis Drake, è un cacciatore di oggetti antichi, che in alcuni momenti richiama il
La Nathan Drake Collection comprende tutte e tre i capitoli visti su Playstation 3, completamente rimasterizzati dai Blu Point Games, convertiti a 1080p e con un frame rate stabile a 60fps. Questo comporta una pulizia grafica senza precedenti, una maggior cura e definizione nelle textures e dei modelli poligonali nettamente più definiti e marcati. Data l’ottima base di partenza su cui i Blu Point hanno lavorato, l’impegno maggiore è stato richiesto essenzialmente per il primo capitolo, ormai vecchio di otto anni, che oggi si presenta a noi tutti come un assaggio del potenziale e della bellezza che i Naughty Dog hanno saputo dar vita in seguito, rivelando il proprio estro creativo e grandi capacità tecniche. Graficamente il titolo è valido, sebbene mostri senza alcun dubbio la propria età, ma a livello di gameplay Uncharted : Drake’s Fortune resta un prodotto capace di divertire e vivere di luce propria, rivelandosi essere un’opera importante e basilare, che ha saputo dare una svolta nell’industria dei
Se oggi il primo capitolo di Uncharted dimostra tutti i suoi anni, portando con eleganza il tempo che su di esso si è abbattuto, inarrestabile e crudele, dall’altro lato non possiamo che rimanere piacevolmente colpiti da Il Covo dei Ladri e L’Inganno di Drake; sia chiaro, si tratta pur sempre di una remastered, quindi non grideremo al miracolo, ma non c’è ombra di incertezza nel dire che per alcuni aspetti i lavori dei N.D. siano stati, fin da subito, curati in maniera tanto encomiabile che, ad oggi, sembrano quasi potersela dire con produzioni dell’attuale generazione. I difetti, se così possiamo chiamarli, risiedono principalmente in una compenetrazione poligonale a volte fastidiosa, specialmente in Drake’s Fortune, ed una messa a fuoco furba che evita di evidenziare gli acciacchi degli anni concentrandosi principalmente su primi piani, mettendo in disparte sfondi o oggetti che
Poco male, perché per chi non ha mai messo mano ad una storia di Nathan Drake ed è intenzionato a prendere il quarto capitolo, con questa Collection potrà godersi appieno tutte le vicende narrate prima di Uncharted 4, con la consapevolezza che il meglio, per una remastered, che si poteva fare è stato fatto. Piccolo, grande neo, resta la totale assenza del multiplayer, non che sia il vero motivo di vanto della produzione, considerando che questi tre titoli si giocano soprattutto per la storia e la brillante sceneggiatura, ma questa assenza resta quasi inspiegabile e fonte di una pigrizia che potrebbe far storcere il naso a chi cerca un po’ di “sana” competizione online.
Essere, tuttavia, crudeli nei confronti della Nathan Drake Collection per la mancanza di un reparto multiplayer vorrebbe, ad ogni modo, significare di non essere sinceri, dato che quello che ci apprestiamo a giocare resta un must have per tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di averlo in passato o che non
Tornano, tra le altre particolarità, i trofei, i bonus, i bozzetti e le skin sbloccabili, mentre sono stati aggiunti dei nuovi obbiettivi, una nuova modalità di gioco chiamata “Speed Run” e due nuove difficoltà, una estremamente facile (chiamata “esploratore”) ed una estremamente difficile (chiamata “brutale”). Conclude, infine, la ormai classica modalità foto, grazie alla quale è possibile scattare istantanee durante il gioco arricchendole con effetti particolari e cornici di vario tipo. Piccolo particolare degno di nota, si fa per dire, sta poi nella possibilità di accedere alla Beta di Uncharted 4, per un periodo limitato di tempo, non appena sarà disponibile su Playstation Store.
Uncharted – The Nathan Drake Collection è una remastered ben fatta, che offre ore ed ore di divertimento puro, indirizzata a tutti coloro che non hanno messo mano alle tante avventure di Nathan Drake e dei suoi compagni per i più impensabili motivi. Se, invece, avete già giocato o persino platinato la trilogia originale, su PS3, il consiglio è quello di aspettare