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Intervista a Federico Freschi

Uni Info News è da sempre alla ricerca di giovani talenti e quest’oggi vi parleremo di Federico Freschi, un giovane livornese che, attraverso la Mangasenpai, è riuscito a pubblicare il suo primo manga.

Ciao Federico, raccontaci qualcosa di te, come è nata questa tua passione e come hai deciso di voler diventare un mangaka?

Salve, sono Federico e ho ventiquattro anni! La mia passione per il disegno è nata più o meno all’età di quattro anni (periodo in cui mi ispiravo soprattutto ai film e personaggi Disney), e col tempo, da quando avevo dieci/undici anni, mi sono orientato verso i cartoni animati giapponesi. Inizialmente mi piaceva tantissimo disegnare e passare giornate a scarabocchiare sul quaderno ma, entrato nell’adolescenza, ho iniziato a sentire il bisogno di raccontare qualcosa, oltre che a disegnare personaggi. Ho cominciato così a creare fumetti di qualsisasi tipo concetrandomi soprattutto sullo stile manga. Nel 2010 ho deciso che era giunto finalmente il momento di fare le cose sul serio e così mi sono iscritto al Manga Campus, dove ho imparato ad usare gli strumenti professionali e ho studiato la tecnica del manga.

Secondo la tua esperienza, nel tuo campo conta più avere un talento naturale o conta più il lavoro?

Sicuramente il talento è un fattore molto importante, ma senza l’impegno, la costanza, e sopratutto la passione, non si va da nessuna parte. Avere talento a volte non basta, quello del fumetto (sopratutto quello del manga in un paese come l’Italia) è un mondo molto difficile, e se non si è disposti a mettersi in gioco è dura arrivare da qualche parte. Ci vuole anche un pizzico di fortuna, ma alla fine quello che conta è crederci davvero e dare il massimo.

Come è stato realizzare questo manga? E quali difficoltà hai incontrato per poter coltivare questo sogno in un paese come l’Italia?

Devil’s Joke è una storia nata praticamente per gioco nel Novembre 2013, riadattata e cambiata tantissime volte in meno di due anni ma solo grazie a Mangasenpai ho iniziato a pubblicarla nel Maggio 2014. Realizzare questo fumetto mi diverte molto, il genere comico/demenziale è sempre stato tra i miei preferiti e questo manga si concentra soprattutto sulle gag e le interazioni tra personaggi bizzarri e imprevedibili. Di problemi ce ne sono stati; poco prima dell’uscita del Volume Uno ho dovuto apportare dei cambiamenti sulla storia, riscrivendo nuovamente delle parti di trama e aggiungendo personaggi, ma tutto è andato per il meglio! Il manga prodotto in Italia è ancora giovane (e spesso anche guardato con torvo dai puristi del fumetto occidentale o da chi non lo conosce bene), ma col tempo sono sicuro che anche nel nostro paese cominceremo a vedere molti più autori italiani di manga, come è già successo in altre parte d’Europa.

Vuoi raccontarci qualcosa su Devil’s Joke? Magari anche qualche curiosità o retroscena?

Devil’s Joke racconta le sventure di Sid, un ragazzo megalomane e senza peli sulla lingua che si atteggia a paladino della giustizia, con un ego smisurato e la passione per le belle ragazze. La sua vita viene completamente stravolta quando, a seguito di un incidente, la sua anima si fonde con quella di Lucifer, un demone molto potente, capo di uno dei Gironi Infernali. I due devono quindi collaborare per recuperare la loro libertà e salvare il mondo, imparando magari qualcosa l’uno dall’altro per migliorarsi a vicenda. La storia è sviluppata soprattutto sull’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti, due personalità contrastanti (ma allo stesso tempo molto simili) che finiscono per collaborare e aiutarsi a vicenda. Nei prossimi volumi vedremo arrivare nuovi personaggi e si scoprirà qualcosa di più sul passato di Sid e sul vero Re dell’Inferno, Ades

Che differenze ci sono tra questi manga italiani e gli originali giapponesi?

Sicuramente la grandi differenze sociali e culturali che ci sono tra i due paesi. La maggior parte dei manga realizzati in Italia si differenzia soprattutto per l’originalità, raccontano e affrontano temi in maniera diversa da quella dei fumettisti giapponesi. Per quanto riguarda il mio Devil’s Joke lo stile è molto simile a quello nipponico (a parte qualche ambientazione italiana e la struttura delle gag), ma ho un sacco di altre storie che voglio pubblicare, con ambientazioni europee e americane.

So che per migliorare sei dovuto andare in Giappone, deve essere stata un’esperienza formativa molto importante. Vuoi parlarcene?

Esatto, sono stato in Giappone nel Maggio del 2013, dove ho presentato e fatto revisionare una mia storia ad un editore giapponese e ho ricevuto un sacco di complimenti e soddisfazioni. Ho anche frequentato un corso di specializzazione alla Yokohama Comic School. Andare in Giappone è stato bellissimo, non solo perchè recarmi là era uno dei miei sogni, ma anche perchè ho finalmente visto con i miei occhi la realtà del fumetto giapponese e lo stile di vita nipponico. Grazie a questo viaggio ho avuto l’occasione di visitare la Shogakukan (una delle case editrici giapponesi più importanti), ricevere preziosi consigli da un editore gentilissimo e competente e passare una settimana a Tokyo con delle persone che condividono i miei interessi e i miei stessi sogni.

Progetti futuri?

Al momento sono impegnato con Devil’s Joke (che comprenderà quattro o cinque volumi in totale) ma sto preparando anche una storia di genere musicale. L’anno prossimo ho intenzione di tornare in Giappone per qualche mese per riprendere gli studi della lingua e fare nuovi colloqui con case editrici, sperando di riuscire a pubblicare su una delle riviste di manga di punta. Di storie abbozzate ne ho davvero tantissime, spero di avere la possibilità di pubblicarne altre e di migliorare come fumettista!

Dunque ringraziamo Federico per il tempo che ci ha gentilmente concesso e li mandiamo un grosso in bocca al lupo per i suoi lavori futuri. Se volete saperne di più e visitare la sua pagina Facebook cliccate su TheFresco Art .

Alessio Nicolosi

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