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UIN “racconta” la musica – Ep. 5 – Wild Rush

Uni Info News, a distanza di sei mesi dall’ultimo episodio, continua a raccontare le realtà musicali emergenti del nostro territorio. Resta ferma la nostra convinzione di voler far conoscere “ai più” i gruppi musicali toscani, ritenendo che, fuori dal circuito principale, il così detto “main stream”, esistano tanti talenti musicali che devono anch’essi essere ascoltati e sostenuti. Come sempre, in questo articolo, daremo una breve descrizione del gruppo, per farveli conoscere, mentre per il resto vi invitiamo a consultare i loro canali ufficiali, oltre a consigliarvi, come di consuetudine, di ascoltare e sostenere le band del nostro territorio.

NB: Le varie parti in cui è suddivisa questa intervista hanno come sottotitolo parte del testo della canzone che trovate qui sotto. Allora che aspettate, cliccate subito sul tasto play!



CHI SONO? ‘Wake up in the morning and there’s nothing for me to do.’

I Wild Rush sono un gruppo eterogeneo composto di Livornesi che hanno tutti meno di 21 anni. Come alla fine di un concerto, il leader della band presenta tutti i componenti del loro gruppo, così faremo anche Noi, elencandovi tutti i componenti. Loro sono:
Roberto Balestri: è il cantante dei Wild Rush, ha 20 anni, studia Informatica Umanistica all’Università degli studi di Pisa e segue un corso di formazione di logistica. Canta per i Wild Rush da Febbraio 2014 e, oltre ad essere l’autore delle canzoni, è anche “l’ideologo” del gruppo.
Davide Verni: è il secondo chitarrista, ha 17 anni e studia all’ITI nell’indirizzo meccanica. Appartiene a questo gruppo dall’Aprile del 2013 e suona da quando ha 11 anni.
Lorenzo Saviozzi è il bassista del gruppo, ha 20 anni e suona da quando ha 5 anni. Egli è uno dei fondatori del gruppo.
Elia Lubrani è il primo chitarrista della band, ha 17 anni e suona da quando ne aveva 11. Studia Sistemi Informativi Aziendali all’ ITC Vespucci.
Antonio Amendolea è il batterista, ha 17 anni, studia al Liceo Cecioni e gioca a pallavolo. Suona da 5 anni la batteria e ha iniziato a suonare la chitarra in terza media ascoltando i Nirvana.

IL GRUPPO? ‘They’ll not chain us, they’ll not control us, they’ll not kill us, Anymore!’

Il gruppo è nato verso la fine di Marzo 2013 tramite Davide, Lorenzo e Elia che si erano conosciuti andando in skateboard. 
Fino a Novembre 2013 il gruppo aveva come cantante Federica Bensi,ma, nel corso dei successivi mesi, ha cambiato varie volte la sua formazione per problemi di gusti musicali diversi. Hanno provato, inizialmente, col genere metal e con l’hard rock, per poi cambiare varie volte i propri stili musicali, in seguito alla necessità di adattare i loro pezzi alla voce femminile. Compongono i pezzi insieme, ma ognuno si costruisce una propria idea su come suonare e costruire il pezzo. Partendo da cantare solamente delle cover – Led Zeppelin ed ACDC in primis -hanno costruito la loro identità, così, da Febbraio 2014, hanno cominciato a comporre i loro inediti. 
Come la loro formazione, anche la storia del nome del gruppo è stata lunga e complessa.
In origine, il gruppo aveva il nome di ’Ertig Fighters’, che, poi, cambiò subito in ‘Breaking Disaster’. Il nome definitivo, Wild Rush (‘corsa selvaggia’, in italiano), nasce da un gioco di parole costruito sul nome del cocktail ‘White Russian’; “d’altra parte, quando scegli il nome di un gruppo rock o ti butti sull’alcool o sul sesso, questo succede!” (ridono).
LE LORO CANZONI? ‘We’ll free this world!’
I Wild Rush, appena nati, si sono confrontati con ‘Suffragette City’ di David Bowie (http://www.youtube.com/watch?v=1jrliWj2oEc&list=UUpmMQSPFn0kIVV-DgQaFcbQ&index=6) per poi concentrarsi con un loro pezzo solamente strumentale: ‘Lora Jam’ (http://www.youtube.com/watch?v=de6sO31wxOs&index=7&list=UUpmMQSPFn0kIVV-DgQaFcbQ). Da questi due pezzi che costituiscono il loro background, sono partiti col loro inedito, per poi farne, in futuro, altri 3-4 che saranno inseriti nel loro primo album. (primavera 2015).
Il loro nuovo punto di partenza:“Time to go”
Il brano racconta la storia, ambientata in un mondo fantastico-medioevale, di un uomo che odia il luogo in cui vive e che prega Dio di avere la possibilità di avere un veliero per fuggire. Quando gli si presente l’occasione partecipa ad una spedizione atta ad oltrepassare l’orizzonte e scoprire nuove terre. Nel mondo appena scoperto l’uomo trova un regime politico dove vi è instaurata una dittatura: insieme ai suoi compagni di viaggio viene costretto ai lavori forzati, ma alla fine scatena una Rivoluzione e riesce a liberare il nuovo mondo, forte dell’aiuto degli altri schiavi armati con picconi e martelli.
La canzone è divisa musicalmente in quattro parti a seconda del testo (quando prega per andarsene, quando arriva sulla nuova terra, quando è costretto ai lavori forzati e quando scoppia la rivoluzione).
Subway lover ha toni erotici: è la storia in prima persona di un uomo che passa la sua vita a soddisfare sessualmente i passeggeri (donne, ma anche uomini) all’interno di una stazione metropolitana. Anche questa canzone rientra nel genere hard rock. 
Time to go si ispira lontanamente alla filosofia marxista, ma non tutte le canzoni devono avere questo scopo: Subway Lover vuole infatti solo intrattenere e provocare il pubblico. 
Le loro prossime canzoni riguarderanno sia temi impegnativi (come Time to Go), che temi scherzosi (come Subway Lover).

E NEL FUTURO?Maybe it’s my opportunity, I’ve been waiting this for so long.’

Considerato che hanno ormai acquisito un certo livello di fama, i Wild Rush stanno cercando di espandersi. Per questo, entro la fine dell’anno, parteciperanno ad Emergenza Festival per far conoscere il loro progetto e per vedere se c’è qualcuno interessato a sostenerli. Per ora, hanno suonato in provincia di Livorno presso Percorsi Musicali, Metropolis pub, Surfer Joe Diner, Nibbiaia ed Ex Caserma Occupata, invece in provincia di Pisa si sono esibiti nel locale Route 66, ad Asciano.
Con l’EP in produzione sperano di trovare delle persone interessate così da espandere il loro pubblico e, magari, qualcuno che sia disposto a produrre i loro album.
La prossima canzone, per sottolineare questa loro infinita ricerca e passione che già ora è in atto, si chiamerà Wild Rush, perché parlerà di come la vita sia una rincorsa senza fine in cui nessuno si puo’ fermare.
Dopo l’uscita dell’album, dovrebbero partecipare con l’associazione “Live Your Band” a nuovi eventi in nuove città insieme ad altri gruppi.
Tra 5-10 anni, sperano ancora di essere tutti insieme, magari a suonare all’Alcatraz a Milano o al Wembley Stadium ad aprire a qualche gruppo famoso (ridono).
Le loro peculiarità resteranno sempre l’originalità delle canzoni e dei testi, perché ora e nel futuro, secondo loro, si tenderà sempre a trascurare ciò, privilegiando il conformismo.
Ognuno del gruppo ha poi delle proprie icone come: Led Zeppelin, Genesis, Rolling Stones, David Bowie, Deep Purple per Roberto, Guns Roses, Bon Jovi, Steel Panther, ACDC, Warrant e Santa Cruz per Davide ed Elia, Blind Guardian, Metallica, Manowar, Iron Maiden ed altri gruppi metal per Lorenzo. 
Le sonorità del gruppo hanno dei classici tratti vintage, ma sono influenzate anche da gruppi più recenti dato che Antonio, invece, si ispira ai Foo Fighters, Incubus e Nirvana; il sound risulta così misto.

Se vuoi descriverci anche tu la tua esperienza con la musica scrivici a uninfonews@gmail.com oppure mandaci un messaggio attraverso la nostra pagina Facebook.

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Wild Rush:

http://www.youtube.com/channel/UCpmMQSPFn0kIVV-DgQaFcbQ

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