Questa messa in scena è frutto della coproduzione tra il Teatro del Giglio (capofila), Teatro Goldoni di Livorno e Teatro Verdi di Pisa, e riprende l’allestimento del 2013 che tanto successo di pubblico e di critica ebbe nella sua tournée. Lo spettacolo viene proposto al pubblico in tutta la freschezza giovanile di LTL Opera Studio – il laboratorio permanente di formazione, specializzazione e perfezionamento per le professioni del teatro musicale che ormai dal 2001 unisce i tre Teatri di Tradizione della costa toscana, Lucca, Pisa, Livorno.
Con Napoli milionaria la lirica incontra la grande prosa nel segno di due artisti straordinari che ci hanno regalato – ciascuno nel proprio campo – opere indimenticabili capaci di parlare oggi come allora al grande pubblico: come dimenticare quella notte senza fine legata agli orrori ed alla desolazione che la guerra porta con sé richiamata proprio al termine della commedia? E’ il celeberrimo «Ha da passà à nuttata» pronunciato dal protagonista della vicenda, Gennaio Jovine, reduce dai campi di concentramento, che però verrà sostituito nell’opera lirica da Eduardo da un’altra frase ancora più amara: «La guerra non è finita. Non è finito niente». Una tragica constatazione che assume proprio in questi giorni una terribile forza ed attualità.
Argomenti e situazioni che saranno musicalmente resi in questa edizione dal direttore d’orchestra Jonathan Brandani che ha all’attivo una brillante carriera internazionale, sul podio dell’OGI – Orchestra Giovanile Italiana. Al regista Fabio Sparvoli, che ha lavorato a lungo a fianco di Giorgio Strehler al Piccolo di Milano e negli anni ha intrapreso una carriera internazionale di grande successo dedicata prevalentemente alla regia lirica, il compito di formare e portare al debutto i giovani interpreti di Napoli milionaria, che ha necessità di artisti che siano paritariamente e cantanti e attori. «La difficoltà di questa messa in scena – ha affermato Sparvoli – è stata soprattutto quella di non farsi condizionare da modelli prettamente eduardiani, cercando di uscire da uno schema ‘regionale’ e rendendo universale il testo dove questi esseri umani lottano, amano, vivono grandi passioni ed altrettante amarezze e delusioni, sempre lo sguardo e l’anima proiettati al domani. Credo fermamente che questo di Eduardo sia un testo universale, capace di cogliere, oggi più che mai, un importante messaggio di solidarietà, spesso però dimenticato da tutti noi.»
A completamento del team creativo, l’Ensemble vocale del Progetto LTL Opera Studio diretto da Riccardo Mascia. Le scene sono firmate da Alessandra Torella; i costumi, sempre di Alessandra Torella, sono ripresi per questa produzione da Rosanna Monti. Marco Minghetti ha firmato le luci dello spettacolo.
Biglietti ancora disponibili per entrambe le rappresentazioni presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290), aperto il martedì e giovedì ore 10/13 e il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30/19.30. La vendita dei biglietti è anche online su www.goldoniteatro.it. Si ricorda che per accedere in Teatro è necessario il green pass rinforzato ed indossare la mascherina ffp2.