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Ottavia Piccolo e il suo: “Ariosto in Piccolo”

In occasione del 500° anniversario dell’ Orlando Furioso, il celebre poema cavalleresco di Ludovico Ariosto, “Il senso del ridicolo”, giunto alla sua seconda edizione, ha voluto celebrare l’evento proponendo al pubblico labronico (e non solo) un incontro con l’opera assolutamente non accademico, ma sicuramente efficace e divertente. Il festival dell’umorismo livornese, ha infatti invitato la celebre attrice teatrale Ottavia Piccolo, che si è esibita lo scorso venerdì 24 Settembre, per raccontare l’Ariosto in Piccolo, ovvero il suo personale rapporto con l’opera ariostesca, alternando la lettura di alcuni canti dell’Orlando ad aneddoti personali, il tutto in collaborazione con Sara Chiappori

Ottavia fu scelta dal regista Luca Ronconi, nel 1969, per interpretare il ruolo di Angelica nella sua inedita rappresentazione teatrale dell’Orlando Furioso, ispirata dal libro “Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino. Uno spettacolo fuori dal comune che fece scandalo ma anche un enorme successo, che prevedeva un cast giovane, composto tra gli altri anche da Michele Placido e Mariangela Melato, intento a recitare in simultanea tramite l’ausilio di appositi carrelli, per permettere così allo spettatore di scegliere quali personaggi e storie seguire. Una vera e propria pietra miliare nella storia del teatro italiano, scaturita dalla fantasia pionieristica di Ronconi, che diede la possibilità al pubblico di avvicinarsi e destreggiarsi all’interno della complessa trama del poema, riadattato per l’occasione da Edoardo Sanguineti.

L’attrice rievoca con estremo entusiasmo i momenti in cui era impegnata in giro per l’Europa con la tourné dell’Orlando e afferma con orgoglio che: “Gli attori italiani si dividono in due categorie: quelli che hanno fatto l’Orlando Furioso con Ronconi e quelli che non l’hanno fatto”. In seguito all’esperienza dell’Orlando, Ottavia prese parte ad importanti pellicole cinematografiche, come “Il Gattopardo” di Visconti  e “Metello” di Bolognini , grazie al quale vinse la Palma d’Oro e il David di Donatello. Infine incalzata da Sara Chiappori, ma senza alcun rimorso, Ottavia ci confida che nel 1971 rifiutò un prestigioso ingaggio da parte del regista Billy Wilder, che le avrebbe aperto le porte di Hollywood, per il film “Che cosa è successo tra tuo padre e tua madre?”. Il motivo? Perchè non aveva nessuna intenzione di ingrassare dieci kg per entrare al meglio nella parte, racconta ridendo: “Ero giovane e testarda ma sono contenta di non aver accettato”. E’ stato davvero emozionante sentir recitare i canti dell’Orlando da Angelica in persona, che senza scomporsi è uscita ed entrata nel poema e nel suo personaggio, con la grazia di un ippogrifo in volo . 

 

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