19 Aprile 2024

Le armi non hanno istinti, le armi non hanno lealtà, le armi non hanno giudizio, ma, i soldati Si.
Però cosa succede quando è il soldato a diventare l’arma?
Fin dove possiamo spingere la tecnologia, prima che inizi a ribellarsi?

Queste sono le belle parole che sentiamo dire nel trailer ufficiale sulla data di rilascio del dodicesimo capitolo della celebrissima serie della casa Treyarch, Call of Duty, esatto, stiamo parlando di: Black Ops 3.


Sono trascorsi quasi 4 anni dalla uscita di Black Ops 2, titolo che fu molto apprezzato e che servì come trampolino di lancio per i CoDa seguire.
Black Ops 2, non risente assolutamente degli anni che ha sulle spalle, e si dimostra tuttora oggi uno dei migliori Shoter in prima persona in circolazione, con una campagna avvincente e molto cinematografica, ci vedevano ad avere a che fare sia nel 1986 che nel 2025, con i progetti espansionistici del terribile Raul Menendez,
intento nel 2025 a ottenere il controllo dei droni da battaglia posseduti dalle più grandi potenze mondiali (soprattutto dagli Stati Uniti).
“Le macchine che si ribellano”, tematica che nonostante il pubblico ne avesse piene le tasche, è riuscita in questo Black Ops futuristico a non risultare pesante, anche se, a parere mio, non c’è poi così tanta tech per essere un gioco ambientato nel 2025, a parte qualche robot casalingo armato di mitragliatore, non abbiamo assistito a poi così tanta tecnologia alla avanguardia, ma quel poco era sufficiente per farci vivere una nuova esperienza.

Black Ops III uscirà il 6 Novembre 2015, solo per le piattaforme PC, console next gen (XboxOne e PlayStation4), mentre è in dubbio per le console di vecchia generazione (360 e PS3), per ora casa Nintendo sembrerebbe completamente esclusa dal titolo. E’ possibile prenotare la Beta sul sito ufficiale (Il link in fondo all’articolo).
L’immagine di copertina richiama, sia a quella del primo Black Ops, per quanto riguarda la posizione del soldato (seduto mentre impugna 2 pistole), sia al secondo, per quanto riguarda la divisa, soprattutto il proteggi avambraccio.
Forse ci ritroveremo anche questa volta nei panni di David Mason, a scongiurare l’ennesima catastrofe provocata dalla perdita di controllo di macchine assassine?

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Fin dove possiamo spingere la tecnologia, prima che inizi a ribellarsi?”, così viene dichiarato nel breve trailer, dove ci vengono mostrare le azioni di un ipotetico David 20 o 30 anni più vecchio e vari spezzoni di gameplay in prima persona.

Da uno dei teaser ci rendiamo conto che ci troviamo nel 2065, in un mondo ancora turbato dagli avvenimenti del 2025, nel fra tempo, sono emerse due correnti di pensiero ben distinte:
Il mondo si spacca letteralmente a metà tra chi è favorevole a delle protesi cibernetiche in grado di incrementare le caratteristiche del soggetto e chi la pensa in un modo -come dire- antiquato, accusando la scienza di prendere il posto di Dio (Sembra l’incipit del primo Jurassic Parck).
Ma come sempre è stato -e sempre sarà- da una scoperta concepita “buona” se ne traggono i peggiori dei benefici.
Inizialmente questi innesti biomeccanici furono concepiti per il campo medico, chi aveva perso un arto poteva tornare a condurre una vita normale, grazie all’utilizzo di queste tecnologie, ma il marcio dentro gli uomini non ha impiegato molto a comprendere il secondo utilizzo di questa scoperta.
Usufruire della biotecnologia per scopi bellici:

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I robot e i droni hanno un limite ed un costo molto elevato, stupidi sotto certi versi, non hanno intuito, non hanno ingegno ne fantasia, sono instabili e facilmente hackerabili, ma, un soldato no.

Questo è quello che traggo dalle poche informazioni uscite in merito, ma dovremmo attendere fino a Novembre per saperne di più:


La campagna, ci vedrà a fianco -per la prima volta nella storia del titolo- di ben 3 compagni ben distinti, utilizzabili anche da un ulteriore giocatore, avremo così un singleplayer con una possibilità cooperativa.
All’interno delle varie missioni ci imbatteremo in numerosi tipi di nemici -soprattuto robotici- che non sappiamo se presenti anche nelle partite multiplayer, -come per esempio in Titanfall- con una IA (intelligenza artificiale) molto accurata, gli avversari saranno in grado di cambiare il loro comportamento in base alle situazioni in cui si imbattano, sfruttando al meglio le caratteristiche ambientali, fornendo così una esperienza più realistica e soddisfacente al giocatore/i. Ovviamente in base al numero di player la quantità e la difficoltà dei nemici aumenterà di conseguenza.
Una chicca è la dichiarazione degli sviluppatori, che si sono concentrati molto sull’ IA degli avversari, usando la bellezza di circa una ventina di archetipi con animazioni specifiche, che interagiranno con l’ambiente in modo adattivo in base ai vari cambiamenti circostanti, il tutto grazie alla maggiore potenza di calcolo offerto dalle nuove console.
Cos’altro dire? Ci resta solo da vedere se queste nuove intelligenze artificiali saranno veramente in grado di metterci alla prova.Black-Ops-3_Ramses-Station_Quad-Tank-CopyAnche la IA dei quattro protagonisti, non è da meno, non ci saranno di intralcio, ma anzi saranno determinanti per il buon esito delle missioni, posizionandosi in maniera strategica e muovendosi di copertura in copertura sfruttando un level design ben congegnato, tra moltissime macerie e coperture varie, costringendoci -per così dire- a usufruire del gioco di squadra e non del solito spirito individualistico.
Ma la novità più succulenta che possiamo trovare in Black Ops 3 sono sicuramente l’esistenza di poteri, forniteci dalle nostre protesi tecnologiche, divisi in “Cyber Cores” prettamente offensive come droni, hacking e colpi “combo” e “Cyber Rigs” che riguardano movimenti avanzati e abilità difensive.
Ma è ancora tutto avvolto dal mistero, gli sviluppatori non vogliono rivelare ancora niente di più specifico, ma dalle testimonianze dei pochi che hanno provato il titolo e dal trailer, possiamo vedere alcune abilità:
La possibilità di hackerare e prendere il controllo di un drone volante con il quale colpire dall’alto i nemici, sprigionare una sorta di nuvola di nano-droni simili a moscerini verso un avversario per tenerlo occupato e scagliare un impulso verso un robot, per friggerlo dalla distanza.
Quelli della Treyarch vogliono che l’utente sia invogliato a giocare più volte le missioni, variando il proprio stile e approccio in base al proprio equipaggiato, come se di fatto si stesse giocando qualcosa di inedito. Anche il fattore esplorazione è stato incentivato, visti gli spazi aperti ben più grandi del passato che presumibilmente saranno ricchi di segreti (come in Black Ops 2).
Purtroppo sembrare (almeno fino a prova contraria) che a differenza del suo predecessore, non ci siano le possibilità di influenzare l’andamento della trama e il finale di essa.

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Nella modalità multiplayer invece, assistiamo per la prima volta in assoluto all’interno di un Call of Duty, a vere e proprie Specializzazioni, ovvero, classi prestabilite ognuna con le sue caratteristiche e peculiarità. All’E3 del 16 Giugno 2015 -in cui il gioco è stato presentato per la prima volta dalla conferenza Sony e non più in esclusiva per Microsoft- è stato reso disponibile, con l’opportunità di utilizzare sei delle nove classi a disposizione al momento dell’uscita del gioco, per non parlare del fatto che tramite i DLC (contenuti extra) è ipotizzabile che ne arriveranno altri.
Quindi prima di iniziare la partita ci troveremo a scegliere con quale specializzazione giocare, che probabilmente saranno potenziabili e personalizzabili grazie al classico sistema di accumulo esperienza per salire di livello.
Ogni specialista si porta dietro un’arma e un’abilità uniche nel suo genere:
Prima di entrare in campo si sceglie se usufruire dell’arma o dell’abilità, mai entrambe contemporaneamente. L’utilizzo di entrambe è stabilito da un timer, sia per attivarle sia per la loro durata, di base non facendo nulla è possibile utilizzarle ogni cinque minuti ma completando obiettivi e ottenendo dei risultati in partita le tempistiche vengono ridotte.
Le sei specializzazioni rese note sono:
Ruin capace di usufruire di un Overdrive che gli conferisce una super velocità, ma la caratteristica più importante sono sicuramente le Power Spikes, due sottospecie di lance (o staffe elettromagnetiche) in grado di generare un violento impatto che provoca un danno ad area, arma perfetta da utilizzare nelle partite ad obiettivo -come in “cattura la bandiera”- quando i giocatori tendono a posizionarsi vicini in una determinata area. Sia la super velocità che le staffe, una volta usate, impiegheranno la fine del countdown per il riutilizzo, o come già detto in precedenza, grazie a delle buone prestazioni di gioco il tempo di attesa potrà ridursi.
Serah invece, è dotata di un lento e pesante Revolver, capace di oneshotting (uccidere con un colpo solo) i nemici. La sua abilità invece, detta Combat Focus è molto utile visto che riduce il numero di punti necessari per l’attivazione delle Scorestreak, approvvigionamenti particolari che richiedono una serie di punti ottenibili completando gli obiettivi della partita (come l’uccisione di un nemico o la conquista di una postazione), essi possono essere richiamati da tutti i giocatori e da tutte le classi, ma solo Serah -usufruendo della sua abilità- può ridurre il numero di punti per ottenerle, alcuni di questi vengono anche rivelati all interno dei trailer, come un drone volante e una sfera chiodata che insegue e squarta i nemici, possiamo anche mettere la mano sul fuoco che, alcune di queste saranno sicuramente le stesse viste nei precedenti CoD, come il sistema UAV, l’identificatore satellitare, i random-achivment, la torretta, armi speciali come mitragliatori a canne rotanti ecc.
Outsider rappresenta in un certo senso la classe più stealth, che può disporre di un Arco con frecce esplosive, quindi non rintracciabile e in grado di provocare danni multipli, mentre l’abilità è ben più interessante, chiamata Vision Pulse, che ci può permettere di vedere per un breve lasso di tempo i nemici anche dietro gli oggetti, come muri, interi edifici ecc.
Reaper è un robot, in grado di trasformare il suo braccio in un letale Mitragliatore a canne rotanti, lento ma devastante, oppure di generare, attraverso l’abilità Psichosis, tre droni copie di se stesso, completamente identiche, che attaccheranno e terranno impegnati i nemici.
Prophet che può utilizzare uno stravagante quanto letale fucile, Tempest, in grado di sparare proiettili elettrici, capaci di sparare colpi mortali in linea retta che vanno ad collegarsi anche sui nemici vicini, oppure grazie ad una specie di “teletrasporto”, detto Glitch, è in grado di ritornare indietro nel tempo di cinque secondi, abilità utilizzabile solo da vivi.
Nomad invece può usufruire di una specie di “lanciagranate”, detto Hive, queste granate però saranno degli involucri che si andranno ad appiccicare sulle superfici, in attesa del passaggio di un malcapitato, per detonare e sprigionare uno sciame di insetti droni che non daranno pace al loro bersaglio, ma nella seconda variante di questa classe, assistiamo ad una particolare abilità difensiva, Rejack, la quale sprigionando una cortina di fumo che acceca i nemici, permette al Nomad di “resuscitare” come nuovo, sfuggendo così da una situazione pericolosa e aggirando gli avversari.
Il corretto utilizzo delle potenzialità di cui dispone ogni specializzazione può fare la differenza tra la vita e la morte e di conseguenza sulla vittoria della partita. Non è anche però da escludere che queste specializzazioni non subiranno dei cambiamenti nel corso del tempo.

black_ops_3_stronghold_broken_arrow_wm_jpg_1400x0_q85Ma anche i sistemi di movimento di cui può disporre il giocatore sono stati completamente rivisti e migliorati, tutto in base alla filosofia di ogni Call of Duty: “Non abbassare mai l’arma”.Gli sviluppatori vogliono infatti che il giocatore abbia sempre l’occasione per fare fuoco e colpire l’avversario, Ispirandosi un po sia ad Advanced Warfare sia a Titanfall, in nostro super soldato ci permetterà di dominare l’intero terreno di gioco. 

Oltre ad una corsa infinita -alla fine siamo dei super soldati meccanizzati, abbiamo perso completamente il concetto di “fatica”- e ad una quasi assenza di qualsivoglia animazione quando si scavalcano gli ostacoli; Disporremo di un salto potenziato come nel precedente CoD (Advanced Warfar), grazie all’utilizzo di un jet pack che ci garantirà una spinta elevata, ma solo per un brevi secondi, chiamato “Thrust Jump” questo salto provoca una fluidità e una frenesia di gioco riscontrabile solo nel titolo della Respawn Entertainment (Titanfall), sembra quasi di volare da una parte all’altra della mappa.

Potremmo anche servirci di una scivolataPowerslide” -come in WarFace (della Crytek)- per schivare colpi, sgusciare da luoghi angusti e superando gli angoli in derapata, tutto questo ovviamente sparando all’impazzata e cogliendo gli avversari di sorpresa, anche qui non possiamo abusarne, la barra ci dice quando la scivolata sta per terminare.
Per raggiungere i luoghi sopraelevati e percorrere lunghe distanze in breve tempo c’è anche la possibilità di correre sui muri.
Il “Wall Run” si attiva semplicemente saltando verso una parete, basta anche qui stare attenti a non consumare tutto il tempo che abbiamo a disposizione, potremo quindi saltare di muro in muro avendo comunque la possibilità di sparare, ci aspettiamo quindi mappe ricche di zone dove sfruttare questa abilità, da pareti di edifici a rocce, ci sentiremo i padroni della mappa.
Grazie alle nostre abilità potenziate potremo nuotare sott’acqua (per la prima volta in CoD) e sparare senza che i nostri movimenti vengano rallentati.
Tutte queste possibilità che garantiscono un gioco adrenalinico e una libertà di movimento mai viste, sono poi esaltate dalla possibilità di muovere completamente il torso per sparare in tutte le direzioni (anche all’indietro).

Hanno così la possibilità, i Pro Gamer (Bravi giocatori) di sbizzarrirsi in numeri acrobatici e trick che li renderanno invincibili, grazie a tutte queste mosse collegabili tra di loro, dove davvero non si abbassa mai il fucile.

u-620x360Questo titolo sembra quindi esaltare molto le doti di ogni giocatore, non conta più chi ha l’arma più potente, ma invece saranno le nostre abilità a fare la differenza. Sperando in un buon bilanciamento di tutta questa mole di caratteristiche in ballo.
i “giocatori della domenica” sono avvertiti, le cose si fanno più difficili, la morte è dietro l’angolo, che non aspetta nient’altro che un nostro minimo sbaglio.

Saltare di muro in muro, scivolare dietro un angolo per uccidere al volo un malcapitato preso di sorpresa, per poi saltare in acqua per fuggire dal fuoco nemico ed uscire all’interno di una grotta o passando dietro ad una cascata sono una delle infinite circostanze che Black Ops 3 ci mette a disposizione.
Le mappe non risultano troppo grandi, però ben sviluppate in altezza e anche complicate il giusto senza esser troppo “labirintiche“.
Si passa con estrema naturalezza dagli ambienti esterni a quelli interni, con una velocità e una fluidità quasi da parkour. In una eterna lotta tra chi ha i riflessi migliori.

Ci aspettavamo di rivedere un vasto e variegato assortimento di Armi, come ci metteva a disposizione il precedente Black Ops, e così è stato:
Un nuovo editor delle armi, chiamato Gunsmith, metterà a disposizione una vasta serie di accessori per ogni arma: Mirini, caricatori extra, diverse tipologie di canna, slitte, freni di bocca e visori, tutto è stato costruito in maniera molto realistica e visivamente molto varia e super dettagliata.
Il tutto incorniciato da texture di grande pregio. Sulle quali è poi possibile stendere ben 64 livelli di vernici sui tre lati o semplici mimetiche e piccole parti in oro per rendere peculiare la propria arma e cambiarne davvero l’aspetto.

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Per quanto riguarda gli Zombie in Black Ops III, (immancabili in ogni BO). Treayarch non ha rivelato nulla al riguardo, ma ha detto che sarà una campagna vera e propria, non una semplice sequenza di mappe come nei precedenti, ma un esperienza con tanto di sistema di crescita quasi ruolistico per sviluppare al meglio il proprio alter ego. Il tutto nell’ottica di una rigiocabilità sul lungo periodo.
Alla fine del trailer viene mostrata una brevissima scena di uno zombie dagli occhi gialli che sfonda la parete, è ipotizzabile quindi che siano controllati da Samanta.

In conclusione posso ovviamente affermare che ci troviamo davanti ad un Call of Duty completamente nuovo, sotto tutti gli aspetti, che avrà il difficile compito di rimediare al duro Flop ottenuto con i precedenti titoli (MW3 e Ghosts).
Molti vecchi fan della saga avrebbero preferito un ambientazione nel presente o nel passato, ma per quanto mi riguarda anche l’ambientazione futuristica, se ben realizzata, può intrattenere molto, è anche vero che in questi ultimi tempi, vediamo solo ambientazioni del futuro nei videogiochi, il punto è che il pubblico vuole continuamente novità e scene visive che lo lascino a bocca aperta, tutti fattori che il 2065 può regalare sicuramente.
Ammetto che l’inserimento di questi poteri e di queste specializzazioni (come in Team Fortress 2 e Evolve) mi intriga molto, ma allo stesso tempo mi preoccupa, ci sono tantissimi fattori da prendere in considerazione, tutto deve quadrare ed essere bilanciato al meglio.
Ho grandi aspettative e sono molto fiducioso, ma sono convinto di una cosa:
Black Ops 3 o sarà un grande successo o l’ennesimo flop, che potrebbe portare alla definitiva chiusura dello storico titolo sparatutto.

Sito ufficiale

Teaser 1

Teaser 2

Trailer ufficiale

Gameplay dall E3

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Cosimo Franchini

Salve a tutti, sono uno studente di classe '95, presso la facoltà di Scienze Politiche (con specializzazione in "Studi in Comunicazione) di Firenze.
Scrivere è la mia passione più grande, spero di intrattenervi al meglio con i miei articoli, magari, strappandovi anche qualche sorriso ;)
Buona lettura.

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