14 Novembre 2024

 

 

Ci sono alcune malattie in grado di rovinare la tua vita e di tutti coloro che ti stanno attorno.

La Ludopatia,chiamata anche “gioco d’azzardo patologico”, rientra a pieno titolo tra questi disturbi tanto da essere inquadrata dal 2013 tra le dipendenze comportamentali, ossia fra malattie in grado di influenzare il comportamento di un soggetto.


Ad oggi la Ludopatia è ancora poco avvertita come vero e proprio cancro sociale e, pertanto, iniziative come il Progetto ” Gioco Scaccia Gioco” di Andrea Raiano sono solo da apprezzare. Abbiamo incontrato Andrea qualche settimana fa per porgli qualche domanda sulla Ludopatia e sul suo Progetto e ci ha accolto con grande simpatia e attenzione.

1) Ciao Andrea! Ti ringraziamo ancora una volta per la disponibilità, inizierei chiedendoti cosa sia il Progetto “Gioco Scaccia Gioco” e come tenta di combattere la Ludopatia

“Il Progetto Gioco Scaccia Gioco è nato a novembre dello scorso anno, inizialmente come corso di formazione e poi coinvolgendo 15 classi di nove scuole materne, elementari e in un caso anche superiori. Il Progetto è stato promosso da Dama Livorno, Società Dilettantistica Livorno Scacchi e dalla Lega Consumatori e persegue la finalità primaria di arginare la Ludopatia intervenendo sui ragazzi, su soggetti quindi la cui formazione non è ancora completa, tentando di trasmettere loro degli ” anticorpi naturali ” alla Ludopatia.

2) Ho letto comunque su Internet che anche in altri Stati si cerca di affrontare la Ludopatia in questo modo, avete tratto ispirazione da qualche modello in particolare ?

11933443_1635851113370971_4011270399971429496_nSi, purtroppo in Italia la Ludopatia non è analizzata a dovere, anzi, (sorride) lo Stato quasi la incentiva. Siamo partiti dalla consapevolezza che in molti Stati la materia degli scacchi è oggetto di obbligatorio apprendimento a scuola in quanto funzionale a migliorare le capacità mentali dei ragazzi e a sviluppare un “approccio” meritocratico, dove so vince per abilità personale e non per fortuna. Al contrario, la Ludopatia si fonda proprio sulla sorte: oggi mi sento fortunato e gioco, magari gioco oggi, gioco domani e dopodomani vado in bancarotta o dilapido centinaia di euro.

 

3) Lo Stato quindi dovrebbe adottare sistemi di prevenzione più incisivi?


Sicuramente, la Ludopatia è un problema sociale e necessita di approcci non tanto proibizionisti quanto e piuttosto di una adeguata informazione. Rientra nel gioco d’azzardo patologico anche il gratta e vinci, la scommessa o il poker online e tantissimi altri mezzi sempre più innovativi e sempre (purtroppo) più attrattivi per il pubblico, soprattutto per le menti più deboli come giovani e anziani. La Regione Toscana fa molto rispetto ad altre regioni ma questo risulta ancora insufficiente

4) A Livorno però questo Progetto ha riscontrato un grande successo…questo secondo te da cosa dipende ?

Sicuramente dal supporto di Michele Borghetti, Campione mondiale di Dama, e dalla ViceSindaco Stella Sorgente che hanno sempre appoggiato con forza il Progetto. Il 9 Maggio ci sarà inoltre al Vespucci (n.d.r. ricordiamo una classe del Vespucci è coinvolta nel Progetto) una giornata dedicata alla Ludopatia con una iniziativa chiamata “Livorno contro la Ludopatia” mentre il 7 Giugno ci sarà in Terrazza Mascagni una partita a scacchi viventi con soggetto “Alice Dietro lo Specchio”…un buon modo per unire la letteratura allo sport!

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Michele Borghetti in compagnia di Andrea Raiano

5) Un’ultima domanda…cosa ” chiedete “alla città per aumentare l’attenzione intorno a questa patologia?

Chiediamo di accogliere senza dubbio questa iniziativa soprattutto oltre la scuola, adottando misure sociali. La sostituzione delle slot deve essere il punto di inizio della lotta alla Ludopatia, non quello di arrivo.

Ringraziamo ancora una volta Andrea Raiano per il tempo che ci ha concesso e, nel caso qualcuno volesse approfondire il Progetto o il tema, inseriamo alcuni link o riferimenti

livorno@legaconsumatori.it (indirizzo mail)

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Contatto di Andrea Raiano

 

Giulio Profeta

giulio.profeta@uninfonews.it

 

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Giulio Profeta

Dottorando, abilitato alla professione forense, livornese.
Sono uno dei fondatori del progetto "Uni Info News", nonché attuale presidente dell'associazione; ho avuto l'idea di buttarmi in questa avventura per promuovere uno stile di vita attivo fra tanti miei coetanei, all'insegna del confronto come motore di crescita personale.

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