Obiettivo Livorno – Scatta la città: Virginia Eleuteri
LIVORNO – Nell’ambito del contest Obiettivo Livorno – Scatta la città: Scorci di Vita Livornese, l’Associazione Uni Info News si è prefissata tra gli “obiettivi” quello di far conoscere da un punto di vista artistico tutti i partecipanti, così che coloro che ci seguano possano dare uno sguardo all’artista che è dentro ognuno di loro.
Oggi intervistiamo Virginia Eleuteri, che ringraziamo calorosamente per le risposte e a cui auguriamo un forte in bocca al lupo!

Quando fai una foto cosa provi?
Quando faccio una foto cerco di esprimere le emozioni che sto provando guardando quella scena, cerco di immortalare il dettaglio che ha catturato la mia attenzione nella realtà.
Preferisci come soggetti le persone o i paesaggi? Perché?
Preferisco le persone come soggetti. Amo molto i ritratti perché, secondo me, attraverso volti e sguardi delle persone si possono esprimere molte più sensazioni rispetto ad un paesaggio, ed ognuno può dare la sua interpretazione all’immagine.
Propendi più per una macchina analogica o digitale? Quali pensi siano i vantaggi e gli svantaggi?
Propendo di più per una macchina digitale, probabilmente perché essendo molto giovane ho cominciato con quella. Credo, in ogni caso, che la macchina analogica abbia molti vantaggi, come ad esempio il fatto di poter sviluppare le foto e quindi la possibilità, per il fotografo, di eseguire il “processo” completo di una fotografia.

Pensi che Livorno sia una città culturalmente attiva? E con una certa attenzione per l’ambito fotografico?
Credo che Livorno sia una città attiva culturalmente ma non abbastanza, ci sono molti giovani che hanno moltissime passioni e molte potenzialità, a prescindere dalla fotografia, che però non vengono valorizzate e messe in luce dalla città.
Cosa ne pensi dell’uso che si fa quotidianamente dei social per pubblicizzare o pubblicare le fotografie? Che ne pensi di Instagram?
Personalmente credo che l’uso dei social per pubblicare fotografie sia molto utile sopratutto per “farsi pubblicità” ma credo anche che, oggi come oggi, applicazioni come Instagram sminuiscano in qualche modo il significato vero della fotografia, che deve esprimere e comunicare qualcosa.
Per te scattare le foto è più una questione “tecnica” o di “impulso”?
Sicuramente una questione di impulso, anche se la tecnica è molto importante per scattare fotografie che siano “armoniose” anche da un punto di vista formale.

Livorno offre sia paesaggi suggestivi che scenari tipici di una città come tante altre, alcuni anche con sfumature ricche di decadenza. Sei più attratto dai primi o dai secondi?
Dai secondi, sono appassionata di street photography, ovvero fotografia di strada e amo i paesaggi e gli scenari popolari, a volte anche decadenti, i personaggi “tipici” che caratterizzano Livorno.
Qualora tu dovessi arrivare tra i dieci selezionati per la votazione finale del Contest, cosa rappresenterebbe per te il laboratorio fotografico indetto dal comune?
Rappresenterebbe un’occasione per farsi conoscere e un impulso per migliorarsi sempre di più, essendo molto giovane mi piacerebbe molto poter studiare fotografia per poter fare della mia passione il mio lavoro.
Cosa ti ha spinto a prendere parte al nostro Contest Fotografico?
Ho visto un articolo su internet di questo Contest ed essendo la prima volta che mi cimentavo in una specie di “gara” ho pensato che un Contest sulla mia città, che ho spesso fotografato, sarebbe stato il più adatto per cominciare.

A cura di Claudio Fedele & Matteo Taccola
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