19 Aprile 2024
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In fondo partendo da sinistra a destra: Il presidente di Istoreco, il presidente della provincia di Livorno, Giorgio Kutufà, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi.

LIVORNO – All’inaugurazione dell’artista livornese Oriano Niccolai molte e importanti erano le personalità politiche e sociali, il sindaco Alessandro Cosimi, legato da profondo affetto con l’artista, l’ex-assessore Bandini, il presidente della provincia, Giorgio Kutufà, il presidente di Istoreco, nonché le tante persone presenti, parenti e amici di lunga data.
Tutti loro hanno voluto presenziare alla mostra, tra grafica e politica, di Oriano Niccolai, dal titolo “Rosso Creativo. Oriano Niccolai, 50 anni di manifesti”.
Il primo a prendere la parola è il primo cittadino livornese che elogia il suo amico di vecchia data ricordando il suo sempre presente sostegno alla comunità, di non aver lucrato, come oggi molti fanno, attraverso il lavoro della politica e della propaganda, addirittura, cita un ricordo, “Quando qualcuno gli chiese di chi fossero i lavori per Istoreco con molta umiltà volle rispondere che non erano suoi, anche se in realtà era stata la sua mano a crearli”, respinse, per le proprie convinzioni, contratti milionari che dopo gli anni ’80 gli venivano proposti.
Il secondo a prendere la parola è stato Giorgio Kutufà che omaggia la professionalità e la passione con cui ha difeso e sostenuto i propri ideali, rappresentante di una generazione che ha costruito questo Paese.
La folla è attenta e riunita attorno alle personalità, al taglio del nastro uno scroscio di applausi e la mostra finalmente inizia.
Entrati nella sala dov’è allestita la mostra vediamo i lavori di una vita, un tuffo nel passato, manifesti che rappresentano ormai una politica passata, forse dimenticata dai più, opere d’arte su carta che trasmettono messaggi di una dialettica perduta per sempre.
Elena Martangalli , allestitrice della mostra, chiarisce l’assetto e il perché della struttura della mostra: “Il filo rosso che vediamo unire tutte le opere rappresenta l’insieme delle opere, delle trame del partito che Oriano sosteneva, i fili numerosi prima divengono solamente due all’avvicinarsi con le opere, simbolo della sintesi del lavoro di Oriano che vediamo ben impressa nei suoi manifesti, che sembrano muri di una strada”.

Matteo Taccola


matteo.taccola92@gmail.com

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Matteo Taccola

Sono uno studente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, curioso, estroverso, mi piace scrivere.
Ho voluto accettare la sfida postami da “Uni Info News”, mettermi alla prova e scrivere quello che penso con l’intenzione di potermi confrontare con tutti quelli che ci leggono.

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