25 Aprile 2024

Uninfonews è felice di pubblicare gli articoli dei giovani aspiranti giornalisti che frequentano le università e le scuole superiori del territorio.

Oggi è il turno di Alberto Adamo Ghelarducci, della 5G dell’Istituto Tecnico Vespucci, indirizzo turistico.


Buona lettura!

 

Sabato 14 ottobre 2022 si è tenuto nella Fortezza Vecchia di Livorno un incontro di geopolitica organizzato dall’organizzazione internazionale OSMTH (Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolimitani) al quale hanno partecipato, come uditori, diverse classi quinte dell’Istituto Vespucci-Colombo.

L’incontro è stato partecipato da più relatori e, inizialmente, ha preso la parola uno dei rappresentanti dell’organizzazione per introdurre brevemente gli argomenti che sarebbero stati affrontati; successivamente ha passato la parola al Dottor Gianfranco Lizza, professore di Geografia Politica ed Economica presso l’Università Sapienza di Roma e autore del libro “Gli orizzonti della nuova geopolitca – verso il 2050“.

Il professore, con un piglio chiaro e lineare, ha cercato di fare una breve sintesi della complessa e precaria situazione geopolitica internazionale esponendo agli studenti le posizioni più o meno dichiarate degli stati più influenti e potenti attualmente.

Da questo prospetto è emerso il ruolo di Russia, Cina e USA come gli stati più determinati ad accaparrarsi nuovi territori sia dal punto di vista geografico-militare (Russia e USA) che da quello economico (Cina) oltre ad una spiegazione delle strategie attualmente in atto per raggiungere i loro obiettivi.

Secondo quanto detto dal professor Lizza in questa nuova guerra fredda che, come purtroppo sappiamo tanto fredda non è, la Russia e gli Stati Uniti stanno combattendo una “guerra vecchio stile” sul fronte Ucraino mentre nel resto del mondo si sta invece evidenziando una guerra a colpi di investimenti e di accordi economici in cui la Cina sta spiccando come potenza economica e finanziaria capace di influenzare le economie estere.


Non mancano anche sabotaggi di infrastrutture come gli attacchi ai gasdotti Nord Stream e al ponte di Crimea di cui ancora non sappiamo l’artefice, o gli artefici, ma che ci aiutano a comprendere le motivazioni economiche del conflitto in atto.

Altri due importanti paesi trattati nel corso della conferenza sono Turchia e India, in cui sono emersi come mutevoli e “doppiogiochisti” capaci di cambiare schieramento a seconda di quale paese in quel momento potrebbe aiutarli a realizzare i loro interessi. Tutto ciò è a loro facilitato dalla posizione geopolitica in cui sono inseriti, con un piede a Oriente e uno ad Occidente, che gli permette di intrattenere rapporti più o meno amichevoli con i paesi di loro interesse. Sono entrambi, infatti, membri di organizzazioni economiche o militari: la Turchia, per esempio, è un membro della NATO, anche se è non ostile alla Russia, e l’India fa parte di un’organizzazione economica anti-Cinese insieme ad altri stati asiatici nonostante intrattenga, quando gli faccia comodo, anche dei rapporti con la Cina stessa.

Per quanto riguarda l’Europa, a seguito di questo incontro posso dire che il mio parere personale è quello di un’Unione Europea sempre più succube e subordinata, in balia di superpotenze economico-militari e che ha completamente perso di vista gli ideali e gli obiettivi originari dell’Unione; ritengo infatti che ci sia una forte contraddizione tra le azioni che stanno portando avanti i suoi dirigenti e gli scopi che vorrebbero raggiungere. Un esempio calzante è il continuo e costante invio di armi nonostante qualche spiraglio di trattative diplomatiche che però il governo ucraino non sembra aver preso neanche in considerazione; anche le sanzioni nei confronti della Russia sono di dubbia efficacia dato che dovrebbero indebolire la valuta russa ma che invece sembra la stiano rafforzando.

L’argomento però più inquietante che è stato affrontato durante le due ore di conferenza, secondo me, è il ruolo delle masse in questi scenari e di come i governi possano e riescano a manipolarle tramite cellulari, social media, programmi TV ecc.. che più che mezzi di informazione stiano diventando (o lo sono sempre stati) mezzi di dis-informazione, depistaggio e manipolazione. Credo infatti che tutti noi dovremmo affrontare il mondo con mente più critica e riflettere di più per renderci conto che siamo difronte al più aspro impoverimento della nostra società, sempre più frivola e superficiale, cosa che fa molto comodo a chi governa perché ovviamente è molto più semplice gestire una massa di non pensanti piuttosto che persone con degli ideali forti.

A conferma di ciò nell’aula durante il convegno si poteva notare la distrazione e l’indifferenza anche riguardo agli importantissimi argomenti trattati: sicuramente questo dipende sia dalla tentazione del cellulare, su cui si possono trascorrere ore essendo ipnotizzati dallo schermo senza reagire agli stimoli esterni, sia per la difficoltà di seguire discorsi più seri e concreti rispetto agli argomenti spesso vuoti e insulsi che spopolano sui social.

 

L’ultimo argomento su cui volevo invitare i lettori a riflettere è il ruolo di organizzazioni elitarie come l’OMSTH nello scacchiere geopolitico internazionale: questa organizzazione, che ha ereditato l’antico retaggio templare, è anche riconosciuta ufficialmente sia dalle Nazioni Unite che dall’Unione Europea le quali intrattengono rapporti con la medesima per atti di beneficenza e tutela dei diritti umani. Gli obiettivi dell’organizzazione sono: la cultura, la formazione e la solidarietà.

Sono sicuramente organizzazioni intriganti e sarebbe interessante indagare fino a che punto queste siano inserite in ambienti politici internazionali o se rimangano solamente legate a contesti umanitari.

Alberto Adamo Ghelarducci

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