Triste è pensare che, nonostante i progressi avuti negli ultimi decenni riguardo alla situazione femminile nel mondo, ancora oggi la donna venga spesso considerata inferiore all’uomo.
Una differenza sostanziale che ancora oggi è nota, per esempio, è quella del salario (in media la differenza di salario è del 17,8%) tenuta molto in considerazione dall’Unione Europea, poichè la sua preoccupazione è quella che le donne in vecchiaia diventino più povere a causa delle pensioni troppo basse.
Parliamo sempre di difetti e problemi dell’Italia ma c’è da dire che è il paese con la minore disuguaglianza tra stipendio maschile e femminile (nell’UE) a differenza dell’Estonia dove si presenta una notevole differenza.
(Per misurare l’equita` tra uomini e donne esiste l’indice di equita` di genere detto anche GEI che ci fornisce tali dati)
Inutile ripetere che un problema ancora più importante e comune è la violenza domestica, cioè il comportamento abusante di uno o entrambi i compagni in una relazione intima di coppia, per esempio il matrimonio e la coabitazione.
Tale violenza si può presentare in molteplici forme: aggressione fisica, minacce di aggressione, intimidazione, stalking, abusi sessuali, abusi emozionali, trascuratezza, deprivazione economica.
La violenza domestica risponde alla volontà di esercitare potere e controllo sulle donne; per questa ragione l’episodio violento non è quasi mai un atto irrazionale ma ben premeditato.
Per quanto riguarda la violenza psicologica, invece, lo scorso anno ne sono state vittime 7 milioni e 134 mila donne circa. Le forme più diffuse sono l’isolamento o il tentativo, il controllo, la violenza economica, la svalorizzazione e le intimidazioni (circa il 50% delle donne hanno subito violenza dall’attuale partner).
Nella maggior parte dei casi si tratta di atteggiamenti che si insinuano gradualmente nella relazione e che finiscono per privare la vittima del proprio valore.
Questo lento insinuarsi di tali atteggiamenti finisce poi per essere in un qualche modo accolto dalla donna e il maltrattamento procura sofferenza, influenza all’autostima della vittima, manipolandone lo stato psichico.
Prendendo in considerazione paesi specifici si può parlare del nord America dove Leon Panetta ha eliminato il divieto delle donne soldato dicendo: “Le donne sono una parte integrante della nostra capacità di condurre missioni militari. Non tutti possono esere soldati impegnati in azioni di combattimento, ma tutti devono poter avere una possibilità”
Per quanto riguarda l’Italia, negli ultimi 5 anni sono state uccise 2061 donne e la maggior parte di tali omicidi vengono compiuti all’interno della famiglia solitamente dal partner.
Solitamente i mariti uccidono per vendetta o per avere una storia definitiva con delle amanti e il meccanismo è il solito: tutte queste vittime (o quasi) infatti, avevano denunciato o richiesto aiuto per anni di maltrattamento e minacce ma non erano state ascoltate o prese in considerazione.
Riguardo questo argomento sono nati libri e canzoni come per esempio “Se questi sono gli uomini”, “Dove sono gli uomini?” “Gli uomini non cambiano” ritenuti educativi per le future generazioni.
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