27 Luglio 2024

Continuano le interviste della nostra redazione ai candidati under 30 al Consiglio comunale. Oggi parla Jacopo Pirone, candidato con il M5S a sostegno di Stella Sorgente candidata sindaca. Buona lettura!

 

Presentati e raccontaci la tua esperienza politica


Sono Jacopo Pirone, ho 20 anni e mi sono diplomato con il massimo dei voti a luglio del 2018 all’ITI in meccanica e sono stato subito assunto: sono progettista meccanico di sottomarini e camere iperbariche.
Il mondo della politica è ancora più difficile di quello del lavoro. La seguo da quando ho 15 anni e ne ho sempre discusso con gli amici. Prima del 2014 ero simpatizzante del Pd, come penso qualsiasi italiano si reputasse di sinistra, poi, con tutte le vicende che sono venute fuori, mi sono avvicinato al Movimento che è una bellissima realtà in quanto fuori da ogni schema politico: non siamo schierati né a destra né a sinistra e ogni idea, purché non estremista, è ben accetta.
Mi sono sempre reputato un ragazzo e cittadino né di destra né di sinistra che vuole dare il meglio per la sua comunità. Inoltre, sento il bisogno di identificarmi in qualcosa a livello nazionale, dunque ho preferito il M5S alle formazioni civiche; il Movimento è l’unica fazione politica vicina al cittadino.

Quali sono le vicende che ti hanno allontanato dal PD?

Non mi sono sentito rappresentato a livello giovanile: vedevo infatti molte problematiche che il Pd non ha risolto, e certe misure come il Jobs Act mi hanno definitivamente allontanato da quel partito. La sinistra, fra promesse e scandali, mi ha deluso.

Come sei arrivato a essere candidato?

Un collega di mio padre è candidato e mi ha detto che Stella cercava un ragazzo giovane che si dovesse occupare di politiche giovanili e Stella stessa, il giorno seguente, mi ha avanzato questa proposta che ho accettato immediatamente, coronando il mio sogno di fare politica. Ho apprezzato la fiducia dimostrata da Stella nei miei confronti poiché mi ha scelto tra i dodici candidati della società civile

I 5 stelle hanno persone che vengono dalla sinistra, altre invece con posizioni più a destra, ad esempio in materia di immigrazione. Tu da quale di queste due aree del Movimento ti senti più rappresentato?


Nel Movimento devono coesistere persone di schieramenti differenti (dx e sx) per il bene comune. Al governo siamo vincolati da un contratto con una forza di destra che c’entra poco e niente con i nostri principi, però rimango fedele al Movimento perché, ora che ci sono dentro, vedo che ci sono persone che ci credono veramente: vedere che a livello locale persone normalissime come me mettono a disposizione il loro impegno e le loro capacità fa davvero piacere.

Romiti ha proposto di far sì che le case popolari vengono assegnate prima agli italiani.

A Livorno solo il 3% delle case popolari è assegnata agli stranieri. L’emergenza abitativa non è dovuta alle case assegnate agli stranieri, ma alla mancanza di investimenti statali sull’edilizia popolare. Quel che dice Romiti lascia il tempo che trova: sappiamo tutti che è stato messo lì da una decisione presa a livello nazionale e che hanno scritto un programma di sole 4 pagine.

Partendo dal presupposto che sei a favore di stalli blu e porta a porta, come vanno migliorati questi due servizi?

Lo sappiamo che hanno entrambi bisogno di correttivi forti.
Il porta a porta è stato percepito come un’imposizione del M5S, ma le persone più informate sanno che parte dalla direttiva europea 152 del 2006, che impone ai comuni di raggiungere il 70% di differenziata. Non è stata fatta prima e per questo lo Stato ha subito delle sanzioni. Sappiamo che ci sono dei disagi, infatti nel programma proponiamo di istituire isole ecologiche in ogni quartiere ed ecobus, oltre ad instaurare un dialogo stretto con i cittadini che sono consapevole sia mancato. Il porta a porta è per di più il sistema di raccolta che consente di avere una qualità del rifiuto migliore e serve anche a consapevolizzare noi cittadini. È ridicolo sentire persone come Romiti che propongono la differenziata sul modello grossetano, che è il peggiore in Toscana: i cassonetti intelligenti sono dispendiosi e non portano al risultato che chiede l’Europa. Basti pensare che a Grosseto sono al 37% di differenziata e noi abbiamo superato il 65%.
Sugli stalli blu: in sé per sé sono visti male perché cambiano l’abitudine del livornese di parcheggiare dove vuole. Permettono di ottenere molti effetti positivi che non si vedono ma ci sono: intanto riescono a disciplinare la sosta prima selvaggia, anche se i residenti non trovavano posto e capiamo che tuttora ci siano problemi in tal senso; le critiche provenienti dal residente sono le uniche che accettiamo, quelle dei commercianti non le capiamo perché sono sterili poiché non sono danneggiati, anzi ci è stato chiesto di metterne degli altri sul viale Carducci dalle attività commerciali perché i clienti non trovano parcheggio. Gli stalli blu migliorano comunque il decoro urbano. Nel programma, parliamo di costruire 5 parcheggi interrati, liberando la superficie dalle macchine per adeguarci agli standard delle città europee che hanno il centro storico pedonalizzato, cosa che Livorno non ha.
Un’altra critica che ci muovono riguarda la concessione alla Tirrenica. La concessione proviene dal 2014 quando Cosimi e il PD erano agli sgoccioli: innanzitutto l’amministrazione vincolò il trasporto pubblico dall’ATL alla CTT perché la prima era piena di debiti così come AAMPS, SPIL e le farmacie comunali. Cosa hanno fatto? Hanno svenduto gli stalli blu presenti alla Tirrenica e poiché le concessioni hanno tempistiche decennali, siamo stati vincolati a questi accordi che non prevedono tutele del residente.
Ci imputano inoltre la diminuzione degli stalli complessivi in certe zone, ma in realtà è perché la normativa europea stabilisce le dimensioni dei parcheggi, e semplicemente quelli di Livorno erano troppo piccoli e noi ci siamo adeguati.
Nel 2020 queste concessioni finalmente terminano. Il Comune non può internalizzare la gestione dello stallo blu, non si può fare come dice Buongiorno Livorno, perché i fondi perequativi sono stati tagliati e il comune non si può addossare l’assunzione dei vigili urbani necessari per il controllo degli stalli blu. Il servizio dunque va esternalizzato, ma questo non significa svenderlo a una società: a scadenza ricontratteremo le concessioni e intanto avvieremo il processo di costruzione dei parcheggi interrati.

Sulla Darsena Europa quale è la vostra posizione?

La nostra risposta è sì ma in versione light, per cui va bene accettare i benefici economici dell’espansione, ma bisogna rispettare le norme ambientali che verrebbero altrimenti intaccate dalla Darsena proposta da Pd, BL e dagli altri partiti. Stiamo aspettando che investa un privato e quindi stiamo aspettando di indire un bando pubblico sulla Darsena Europa light. Aggiungo che, comunque, la Regione Toscana ha accettato il nostro progetto

E sull’Ospedale?

Ad oggi vogliamo mantenere l’ospedale in viale Alfieri e siamo contro lo spostamento a Montenero. Abbiamo proposto la riqualificazione dell’area ex Pirelli e il governatore Rossi l’ha bloccata perché secondo lui è una proposta da campagna elettorale, quando in realtà aspettiamo una risposta da 5 anni. Rossi non decide perché aspetta un nuovo sindaco non del Movimento.
Se ci andasse una persona come Salvetti, Romiti o Bruciati, se partisse la riqualificazione dell’area ex Pirelli, allora sarebbe chiaro che Rossi ha fatto ostruzionismo a Nogarin. Io credo che con Stella potrà essere avviato un tavolo per sbloccare la situazione, altrimenti Rossi si assumerà la responsabilità di aver negato un servizio al cittadino livornese.

Qual è la vostra idea di sicurezza?

Anche noi pensiamo che la cultura sia il primo mezzo per contrastare la criminalità, in questo BL è vicino al nostro pensiero. Quella di Romiti, per cui vorrebbe incrementare il numero di volanti di polizia è inattuabile. La nostra capolista Susanna Cabras è sostituto commissario di polizia ci ha spiegato che la polizia non ha sufficienti mezzi e che questi sono spesso impegnati per altri scopi, come ad esempio garantire la sicurezza durante le partite del Livorno. Per di più, il numero unico che propone Romiti per chiamare i vigili urbani di notte non ha senso: chi mai li chiama di notte? La sicurezza che vuole Romiti non va bene per Livorno: in città la criminalità sta diminuendo, segno che si è lavorato bene. C’è ancora tanto da fare? certamente, ma non possiamo illudere le persone per propaganda. Nel nostro programma quindi abbiamo la sicurezza partecipata, cioè fatta con le segnalazioni dei cittadini. È inutile mettere le volanti ogni 5 metri, anche perché nell’ultimo Consiglio Comunale è stata votata all’unanimità l’introduzione di 153 telecamere a riconoscimento facciale e queste non sono come il Grande Fratello come ha detto Bruciati, ma sono un deterrente.

Che giudizio dai del Governo nazionale?

Sono soddisfatto a metà: sono soddisfatto di quello che ha fatto il Movimento. Le nostre proposte infatti sono realizzabili, come il decreto dignità, il reddito e la pensione di cittadinanza. Io sono stato il primo ad essere contrario al contratto di governo, ma con queste leggi elettorali si punta a non far vincere nessuno, anche a livello comunale.
Non mi sento rappresentato dalle uscite di Salvini che non si facevano nemmeno nel ’45, per cui, seppur si stia uscendo dalla recessione, restano le promesse non mantenute di Salvini come quella sulle accise sulla benzina. Le uniche proposte della Lega che sono state approvate sono quella sulla legittima difesa e il decreto sicurezza, di cui ancora non si vedono gli effetti positivi (e infatti pare arrivi il bis): chi sta governando in realtà siamo noi. Anche i porti chiusi sono un’istanza della Lega, posso dire che Stella e Nogarin non direbbero mai di chiudere i porti: qui a Livorno non siamo quindi accumunabili con la Lega, ma a un ballottaggio Romiti-Salvetti non andrei a votare.

I 5 stelle di Livorno sono di sinistra?

I 5 stelle a Livorno hanno al centro del loro impegno i cittadini livornesi, indipendentemente dalla cultura di destra o sinistra. Sfido chiunque a dire che l’amministrazione in questi 5 anni ha preso scelte di “destra” o di “sinistra”.

Perché i livornesi dovrebbero votare nuovamente 5 stelle?

La realtà è che ora nel 2019 non ci sono alternative. Il programma di Bruciati non è realizzabile, basti pensare ad esempio che senza risolvere la questione del porto non si possono riqualificare i fossi: bisogna andare sul concreto e vedere cosa si può fare e cosa no.
Il livornese dovrebbe dare continuità all’amministrazione. Per cui per tanti anni sono stati votati dei partiti di sinistra come se fossero la propria squadra di calcio: uno non deve votare PD perché lo votavano i nonni o i padri, perché adesso la questione è differente. Va data continuità al programma: Stella, che per la sua esperienza di amministrazione è la più preparata tra tutti i candidati, ha degli ideali che ben si conciliano con quella che è Livorno. Se si dà modo di continuare altri 5 anni, si vedrà come abbiamo intenzione di realizzare dei correttivi a ciò che non ha funzionato al meglio, per cui quello che c’è scritto nel programma è veramente fattibile. Noi abbiamo la soluzione, gli altri no!

Visto che per il Movimento ti occupi di politiche giovanili, cosa deve fare la prossima amministrazione per i giovani?

Se entro in Consiglio, mi occuperò di lavoro giovanile, politiche giovanili, luoghi di aggregazione, cultura e istruzione, che sono i temi di cui i giovani si devono occupare. Adesso in città la disoccupazione giovanile un po’ si è ridotta e nel programma abbiamo previsto di semplificare le procedure per consentire ai giovani di fare impresa, concedendo loro degli appositi fondi commerciali per nuove start up, oltre a ridurre la burocrazia. È anche uscito il bando Fermenti che seguiremo, che incentiva i giovani ad aprire attività con fondi fino a 450mila euro a fondo perduto.
A Livorno mancano i punti di aggregazione, per cui vogliamo puntare sul dare il Cisternino ai giovani, concedendo sgravi agli imprenditori che vogliono aprire attività per i giovani. Dobbiamo creare un turismo giovanile. Vorremmo riqualificare Porta Sud, come la baracchina azzurra. O anche creare un Centro di Protagonismo Giovanile sul modello torinese gestito da associazioni giovanili.
Per l’istruzione il grosso del problema è che le scuole superiori sono di competenza provinciale, con la Provincia che ha chiuso il bilancio con 12 milioni in positivo senza investirli. Per la scuola superiore, voglio impegnarmi personalmente con la Provincia per risolvere le questioni di sicurezza scolastica. Noi siamo però riusciti a sbloccare dei fondi per la costruzione di una scuola in Corea.
Inoltre, spero che avremo ben presto Livorno Capitale della Cultura.

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Luigi Marri

Studente di Architettura presso l'Università di Firenze. Appassionato di fotografia, crede ancora negli ideali della buona politica.

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