8 Ottobre 2024
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VeneziAcustica. Foto di LA.

Mercoledì 30 Luglio si è svolto, organizzato da Uni Info News con la collaborazione di Livorno Artistica, un piccolo concerto inserito nella cornice di Effetto Venezia. La serata prendeva il nome di VeneziAcustica, e hanno partecipato Fausto Marrucci, Val V, e La Mesticheria. Andiamo quindi a conoscere meglio proprio quest’ultimo gruppo, rappresentato da Marta Monelli e Fabio Saggese:

Ciao ragazzi! Innanzi tutto, complimenti e grazie per la serata! Passiamo alle domande: quando è nata l’idea di mettere su un gruppo, e come siete riusciti a farlo nascere?


Fabio:A quattordici anni, quando non sapevo bene che fare, suonavo la chitarra, Marta suonava (male) la batteria. C’erano poi Zoifina al basso (Sofia Parrucci, dice Marta) e Valentina Purcu alla voce. Piano piano, attraverso varie evoluzioni e vari gruppi composti da persone diverse, siamo arrivati fino a qui.

Avete scelto un nome decisamente particolare, qual è la sua storia?

Marta: Quando eravamo con una delle tante formazioni, ci siamo trovati a dover decidere il nome nuovo, ne abbiamo cambiati diversi. Forse proprio io proposi La Mesticheria: la mesticheria è un negozio in cui si trova un po’ di tutto, dalle ciabatte che ci compra la nonna, fino al mastice, alle tinte, roba per il giardinaggio…insomma, un sacco di roba, ma spesso può capitare che andate lì cercando quello che credete ci sia e puntualmente non c’è mai. E’ un negozio dove potenzialmente puoi trovare tutto ma non ci trovi mai niente e regna il caos. Questa cosa ci sembrava abbastanza rappresentativa del nostro gruppo, ci è piaciuto.

Quali sono le difficoltà che avete incontrato nel corso di questi anni di attività, a livello di: posti in cui suonare, registrazioni,  eventi organizzati in città?

Fabio: Soprattutto quando si è più giovani è molto improbabile riuscire portare in luoghi nuovi la musica. Principalmente ti dicono di andare a sentire da qualche parte, e poi se non hai agganci, se quella persona non la conosci davvero, non ci vai a suonare. Per quanto riguarda le registrazioni, ci siamo organizzati con una scheda audio, e registro io da solo, siamo autonomi. La difficoltà è stata imparare a fare qualcosa di decente. Infine, eventi organizzati in città? Quali eventi? Non stiamo parlando di Livorno? Perché a parte Effetto Venezia non mi viene a mente niente. Meglio cambiare domanda…

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Su che genere siete orientati e come nascono le vostre canzoni?


Marta: Su che genere siamo orientati non lo so, perché col fatto che abbiamo cambiato formazione diverse volte anche il modo di pensare la musica è cambiato. Ora stiamo lavorando su tante cover e vengono spesso fuori le cose più disparate, perché dobbiamo ancora trovare un equilibrio a livello di strumentazione. Viene fuori qualcosa sul folk, perché c’è l’acustica, e sull’indie perché è indie, però non siamo sicurissimi. Le nostre canzoni nascono a caso, di solito si parte comunque con la musica, non è mai successo che si scrivessero prima le parole. Uno parte mettendo insieme le note, poi arrivi a tirar fuori qualcosa di 4 minuti che non ha né capo né coda, lo sistemi, lo aggiusti e ci metti le parole.

Fabio: E poi viene fuori una canzone di 2 minuti e mezzo con un testo…

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Foto di LA.

Di cosa parlano principalmente, e quali sono quelle a cui tenete di più (se ce ne sono)?

Marta: In realtà non si scrivono canzoni da un po’, il pezzo più recente risale a più di un anno  fa, quindi è difficile rispondere a una domanda del genere.

Fabio: Più che altro raccontiamo storie, problemi, paranoie.

Marta: Prima era più incentrato su sensazioni, emozioni…

Fabio: Vabbè, eravamo piccoli.

Marta: Già, adesso invece stiamo adottando un punto di vista nostro, partendo da noi, poi generalizziamo.

Quali sono gli autori a cui vi ispirate maggiormente?

Fabio: Sinceramente non ne ho idea, le influenze vengono molto da ognuno di noi, da quello che ascoltiamo. Io ad esempio ho preso molto da Marta sui Tubi perché li ascolto molto e cerco di suonare in un determinato modo per riprendere il loro, però è una cosa naturale.

Marta: Si, non è una scelta, non vogliamo imitare. Magari diciamo “bello questo suono, riprendiamolo, lavoriamoci e rendiamolo nostro”. Succede.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Fabio: Sposarci e mettere su famiglia…no. Teoricamente ora che abbiamo finito il repertorio per andare a suonare fuori stabilmente, sarebbe carino ricominciare a suonare pezzi  nostri, sistemare il nostro ensemble, riuscire a tirare fuori qualcosa di ganzo da quello che abbiamo e anche chiamare qualcuno di nuovo per suonare con noi e per aiutarci, ma questa è una cosa molto a lungo termine.

Veniamo alla domanda spinosa: Credete che in Italia e più precisamente a Livorno ci siano delle possibilità per i gruppi come l vostro oppure cercherete possibilità all’estero?

Marta: all’estero non penso si vada da nessuna parte perché si canta in italiano e penso che sia poco apprezzata la cosa. Rispetto a Livorno noi quei pochi posti che ci sono li abbiamo già girati un po’ tutti (ed effettivamente sono un po’ pochi qui). Ora ci vorremmo allargare un pochino in zone più o meno limitrofe, ma credo che resteremo da queste parti.

Fabio: più che altro oltre al problema “tecnico” dei testi scritti in italiano, non è solo questo quello che facciamo nella vita, quindi è un po’ improbabile partire.

Infine, per chi dei Lettori fosse interessato, quali sono gli eventi che avete in programma?

Marta: suoneremo allo Spot 1, a Cecina, il 24 Agosto sera. Per Settembre e Ottobre stiamo sentendo dei locali anche a Pisa ma non abbiamo ancora fissato le date. Intanto, ringraziamo i ragazzi di Uni Info News per la serata VeneziAcustica e per l’intervista “autogestita”, a presto!

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Foto di LA.

Ringraziamo La Mesticheria del tempo che ci ha dedicato, e facciamo loro un grande in bocca al lupo per il futuro. Per chi volesse seguirli, qua sotto troverete i link della loro pagina Facebook e del loro canale You Tube (in realtà doveva essere allegato il video dell’intervista, ma ci stiamo lavorando, lo troverete qua in basso prossimamente!)

https://www.facebook.com/pages/La-Mesticheria/184629391633565?fref=ts

http://www.youtube.com/user/LaMesticheria

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Giulia Bertolini

Sono nata a Livorno nel 1992, e fin da piccola alla fatidica domanda "Cosa vuoi fare da grande?", ho sempre risposto "L'archeologa", avendo bene in mente, lo ammetto, Indiana Jones. Dopo aver frequentato il liceo classico di Livorno, mi sono iscritta prima alla facoltà di Beni Culturali e poi alla magistrale in Archeologia dell'Università di Pisa perché, nonostante tutto, il grande sogno di "fare l'archeologa" non mi ha abbandonata. Le mie grandi passioni sono pala, piccone, pennellino e trowel, perché non c'è niente di più bello che portare alla luce anche i frammenti più piccoli e sapere di essere la prima persona a sfiorarli dopo secoli, ma anche tutto ciò che abbia l'odore dell'antichità, dai musei, ai siti archeologici, ai grandi personaggi.

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