19 Aprile 2024

Al rientro dalla pausa dettata dalle nazionali, la 13′ giornata di Serie A vede scendere in campo all’Armando Picchi dell’Ardenza il Livorno contro la Juventus. Il divario tecnico tra le due squadre è importante ma gli ospiti hanno la difesa falcidiata dagli infortuni e Conte si è visto costretto a reinventare la difesa con Vidal centrale mentre gli amaranto sono orfani del loro prezzo più pregiato993434_616800931713267_1270341568_n Paulinho, in tribuna per squalifica. Tutto lo stadio amaranto è solidale nei confronti del capitano Andrea Luci e del suo dramma familiare, il figlio infatti è affetto da una grave malattia, e tutti i cori e gli striscioni sono per lui. L’avvio della partita è piuttosto soporifero e come da copione il Livorno si chiude per difendersi mentre i bianconeri cercano gli spazi. Spazi che in realtà non ci sono perché i labronici sono bravi a rintanarsi e a non concedere terreno, così la Juve è costretta a girare palla nel tentativo, per ora vano, di crearsi un varco. Il primo brivido della partita lo crea Llorente, su cross di Padoin, con un colpo di testa che però termina sopra la traversa. Al 31′ su un corner calciato male da Pirlo parte un pericoloso contropiede capitanato da Emeghara ma sul momento decisivo lo stesso difetta clamorosamente il tocco per Schiattarella lanciato a rete, sprecando così l’occasione di poter mettere i bastoni tra le ruote alla banda Conte. I bianconeri continuano il loro giro palla ma Nicola ha schierato bene in campo le sue pedine e così Pogba è costretto a provarci tirando una delle sue sassate da fuori area ma il giovane Bardi devia sopra la traversa. Sul finire del primo tempo l’ultima occasione la crea Asamoah che si rende protagonista di una prepotente percussione ma il suo tiro termina a sinistra del primo palo. Primo tempo bruttino per la Juventus e l’unico a brillare è il solito Pirlo capace di illuminare con i suoi lanci perfetti ogni azione. L’inizio della ripresa vede un Livorno decisamente più arrembante tanto che Emerson, in contropiede, sciupa una grande ripartenza poiché i suoi compagni lanciati verso Buffon erano in vantaggio 3 contro 2, successivamente al 13′ minuto un tocco di mano in area di 1470385_10153584611335157_247484436_n Ceccherini viene giudicato involontario dall’arbitro graziando così il difensore. I  bianconeri però non saranno altrettanto clementi, infatti appena 4 minuti più tardi  Pogba crossa nel mezzo, el rey leon ci mette la zampa e apre le marcature, è ancora  Llorente a segnare manifestando così il suo grande momento di forma. Subito il  passivo Emerson tenta di suonare la carica con un gran tiro da fuori ma termina di  poco alto mentre un analogo tocco di mano di Vidal viene valutato alla stregua del  precedente. Al 25′ minuto si registra un’altra occasione per i torinesi poiché Tevez  sfiora il gol, da solo circumnaviga la difesa labronica e ci prova con un destro da  posizione defilata che sotto lo sguardo di Bardi termina fuori. È solo il preludio al  raddoppio che avviene alla mezzora quanto Llorente, ricevuta la palla lotta per  mantenerne il possesso, la scarica proprio su Tevez, colpo da biliardo e palo gol, anche l’argentino mette il timbro alla partita e la pratica Livorno è terminata. Gli amaranto sono ormai allo sbando e sembrano chinare la testa a quella che pare una sentenza inappellabile tanto che al 38′ Coda sfiora addirittura l’autogol colpendo il proprio palo. Così con un secco 0-2 termina la partita, la Juventus vince la 5′ partita di fila e ora pensa alla sfida europea col Copenaghen mentre il Livorno pecca di egoismo su dei contropiedi che potevano essere letali ed è assolutamente chiamato a fare punti alla prossima contro il Chievo, ultimo in classifica.

 

Alessio Nicolosi


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