PONTEDERA – Grande festa presso la Fondazione Piaggio, zona Pontedera, per l’opera di Maddalena Carrai, artista livornese, seppur giovane, in forte ascesa: una rivisitazione grafica su telaio del nuovo modello di vespa “Primavera”, che riprende quello ben più noto degli anni ’70.
La serata si apre con un delizioso aperitivo offerto dalla Fondazione Piaggio, curato da Roxy bar.
La giovane artista livornese viene presentata dal Presidente della Fondazione Piaggio, Riccardo Castagliola, che ha affermato come Maddalena lo abbia fin da subito impressionato, facendo così di lei la più giovane fra gli artisti ad avere tributato una propria opera al Museo Piaggio, in cui la stessa ora è esposta, insieme a quelle personalizzate di artisti del calibro di Salvator Dalì, Ugo Nespoli e tanti tanti altri.
E’ presente alla cerimonia anche il vice-sindaco di Pontedera che plaude l’artista, il Presidente della Fondazione Piaggio e a tutta la Piaggio che con grande spirito di iniziativa ha fortemente voluto valorizzare un’artista così talentuosa, portando i saluti dell’amministrazione locale.
Al momento della presentazione l’artista ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la propria opera e l’evento: ” Ringrazio la Fondazione Piaggio, tutto questo è al di là delle mie aspettative, mai avrei pensato di fare un lavoro del genere, ringrazio la mia famiglia, gli amici, in particolar modo Lorenzo Schiavo e Simone Sergio per l’organizzazione, ringrazio tutti gli sponsor e in fine, ma non per questo meno importante, il Comune di Pontendera”.
Fra i prossimi impegni che l’artista vuole portare avanti vi è una collaborazione con un’agenzia di moda, un colloquio con un’importante azienda che ha un brand che produce abbigliamento per bambini e la frequentazione della Saint Martins, la scuola di moda più famosa al mondo, a Londra.
“Tanta soddisfazione è quella che provo stasera per aver collaborato con la Piaggio, non è l’euforia quella che mi ha preso, ma avere una conferma che quello che sto facendo è giusto è ciò che più m’importa”
Inoltre l’aver provato un materiale diverso su un oggetto, la vespa, così diverso da solito ha aperto il lavoro dell’artista a nuove e affascinanti prospettive che tutti noi speriamo possano trovare un terreno fertile nel quale crescere.
Cosa dici a quei giovani che vogliono intraprendere la strada dell’arte?
Prepararsi tantissimo, anche se si è autodidatti o si frequenta una scuola, bisogna avere passione, sacrificio, lavorare tanto, tanto, tanto, rimanere chiusi in casa.
Infine il Presidente della Fondazione Piaggio ha risposto a una nostra domanda che premevano di chiedere.
Quali sono le politiche che concretamente la Fondazione può attuare per cercare di stimolare eventi come quelli di stasera legati alla cultura, che può avere un ritorno di tipo economico?
La Fondazione Piaggio è un’organizzazione no-profit, porta avanti un progetto culturale molto complesso, noi gestiamo l’archivio storico del Museo, un centro convegno e congressi, un centro di mostre temporanee, una linea editoriale, tutte queste attività mirano a portare avanti quei lavori che non si riferiscono soltanto alla storia passata, non ci piace vedere il museo solo come un luogo della memoria, deve essere un luogo attivo, dove si costruiscono dei valori sociali, di innovazione, di creatività, che sono tipici della popolazione italiana.
Sono molti gli eventi quindi che dedichiamo ai giovani, che sono la nostra forza, prendendo spunto da ciò che possiamo vedere nel Museo Piaggio, la storia della Vespa e della sua genialità, cerchiamo di trasmettere questi valori positivi scientifici e artistici.
In questo momento abbiamo una mostra in cui sono presentate opere create con materiali di recupero, ragazzi delle scuole di Pontedera aiutati da un gruppo di stilisti hanno realizzato delle vere e proprie opere utilizzando solo dei rifiuti, l’arte come valore sociale.
L’evento creato per la presentazione dell’opera di Maddalena Carrai non è una semplice serata, ma è l’aver stimolato il lavoro di un’artista creativo che è piaciuto molto, è un simbolo, oggi giorno i simboli sono necessari. E’ la prima volta che diamo spazio a una giovanissima grafica, un lavoro così fresco, effervescente, nuovo.
Matteo Taccola
matteo.taccola@uninfonews.it
Giulio Profeta
Paolo Gambacciani
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