28 Marzo 2024

I politici italiani giunti in Grecia,1. Su Uni Info News ne avevamo già parlato di questa “categoria” , ma è giusto rimetterli anche ne Il Pagellone. Un manipolo tra onorevoli e senatori di Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia e Libertà e chi più ne ha più ne metta, sono partiti dall’Italia alla volta della Grecia per sostenere l’OXI. Una volta usciti i risultati della consultazione si sono tutti catapultati a festeggiare come dopo una finale dei Mondiali di calcio vinta. Dichiarazioni su dichiarazioni. Peccato che la vittoria non sia loro. Ma ancora lo devono capire. Gufi.

Fronte del Nai,2 Il fronte dei sostenitore del Sì ne esce malconcio. Tutti pensavano che sarebbe potuto resistere meglio. Si pensi che venerdi era dato addirittura in vantaggio nei sondaggi. Gli antiSyriza ma anche i sostenitori esterni, il PPE in primis ma ce ne sarebbero da elencare a bizzeffe di sconfitti, escono a testa bassa senza neanche diritto di replica. Perdenti.


Giorgia Meloni,3 Torna a prendere voti “brutti” la leader di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Infatti commenta un tweet del Premier Matteo Renzi che dice: “Al Cern di Ginevra, L’Europa che ci piace, L’Europa che funziona” con una battuta sul fatto che il Cern sia in Svizzera che non è nell’Unione Europea. Cara Meloni è un peccato che non sappia che il Cern è una organizzazione Europea nata da un trattato tra dodici stati membri nel 1954. Oggi la sostengono in ventuno dell’Eu più altri extraeuropei. Vivere di populismo

Sara Biagiotti,4 La sindaca(la Presidente Boldrini ne sarà contenta) di Sesto Fiorentino, renziana doc è finita nelle mani della Minoranza Pd del suo paese che le ha presentato una mozione di sfiducia contro. Ma andiamo con ordine. Dopo un anno di legislatura e tante posizioni cambiate soprattutto nei confronti delle grandi infrastrutture che nasceranno sulla Piana Fiorentina, Aeroporto e Inceneritore su tutte, viene sfiduciata da otto consiglieri della sua Maggioranza. Questo esempio di Sesto Fiorentino è arrivato sulle bocche di tutta Italia infatti l’esercito del Premier si è subito mobilitato per attaccare questi otto “pazzi”. La presidente di Anci Toscana è sostenuta da tutti i “big” del suo partito, ma il 21 luglio, giorno del consiglio di Sesto Fiorentino vedremo quale e se ci  sarà la fine.  Intanto questo è un caso di lotta intestina che sicuramente si ripercuotere a livello nazionale. Chi vivrà vedrà.

Lega Nord,5. Il partito  di Matteo Salvini questa settimana ha una crisi intestina. Tutto nasce da alcuni manifesti commissionati da Efe Bal e ritraenti la stessa, la transessuale che “ama” Matteo Salvini. Infatti, nell’immagine si vede questa nuda, ricoperta nelle parti intime da fazzoletti col Sole delle Alpi. Da qui il mondo leghista difensore della famiglia naturale si è scatenato creando una polemica ancora in corso. Caos.

La Maggioranza di Governo,6. Passa anche alla Camera con 227 voti a favore il ddl Scuola “La Buona Scuola” diventando legge. Un sei alla maggioranza perchè “La Buona Scuola”  è diventata legge davanti al fronte compatto del corpo insegnanti e delle opposizioni, politiche e sindacali.. Per una volta dopo anni, avevano una voce unica e qualche parola in più poteva essere scambiata. Questa legge ha molti aspetti rivoluzionari ma già da settembre partirà sicuramente una battaglia. Una sufficienza meritata visto il vigore dei numeri nelle due aule.  Compatti. 

Michele Emiliano,7. Il governatore della Regione Puglia prova ad unire due mondi diversi come Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico. Infatti nomina a tre assessorati, Ambiente, Agricoltura e Risorse Umane tre rappresentanti dei penta stellati: Antonella Laricchia, Rosa Barone e Viviana Guarini. Queste rifiutano accusando Emiliano, peccato che come ha dopo dichiarato il Governatore, queste nomine sono state fatte per il bene della regione. Un signore.

Deborah Bergamini,8. Prima presenta in aula la mozione per il Commissariamento della Cooperativa Il Forteto, viste anche le condanne, poi dopo una discussione che a volte cade nell’orrido a causa di qualche dichiarazione, fa un intervento da standing ovation, tutto a braccio. Infatti dice:  “Ho sentito un mare di parole, un mare di silenzio. Ma non ho sentito chiedere scusa. Quindi insisto, insisto e dichiaro il voto favorevole di tutta‪ ‎Forza Italia alla Mozione che porta la mia firma per commissariale tutta la Cooperativa.” Peccato che poi la mozione venga respinta con 253 voti contrari. La Bergamini però esce a testa alta.  Un passo avanti.


Yanis Varoufakis,9. Esce da vincitore il Ministro delle Finanze della Grecia. Infatti aveva dichiarato di dimettersi solo nel caso di una vittoria del Nai. Invece lunedi mattina esce con la sua moto dal ministero dopo essersi dimesso anche se ha vinto l’Oxi. Il suo stile poco “politico” nei modi di fare mancherà a molti ma soprattutto esce dalla scena a testa alta. Infatti dopo aver compiuto il lavoro sporco dà tutto nelle mani di persone più esperte. Vincente dentro.

 Guy Verhofstadt, 10. Il leader dell’Alde nel Parlamento Europeo, in aula fa uno dei suoi “speech”  aggressivi e carichi di carattere nei confronti di Alexis Tsipras e la Grecia.  Un attacco chiaro, senza esclusione di colpi soprattutto quando dice: Voi parlate di riforme, ma non si sono viste proposte concrete di riforme”. Un dieci per un discorso che dà voce a tanti. Impressionante

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Dario Baldi

20 anni. Autore de Il Pagellone. Cronista sportivo. La Politica è passione.

Il meglio deve ancora venire.

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