19 Aprile 2024

 

La sfida più attesa del girone G, quella fra Italia e Spagna, valevole per le qualificazioni ai mondiali del 2018, si conclude col risultato di 1 a 1. Allo Juventus Stadium si assiste a una partita non particolarmente bella, che però regala molte emozioni nella seconda parte della ripresa. Giampiero Ventura decide ancora una volta di affidarsi all’usato sicuro, schierando il 3-5-2 dell’europeo, composto per i suoi nove undicesimi dagli stessi uomini che affrontarono la Spagna, eliminandola, a Euro 2016.

Nonostante ciò, l’approccio alla gara è diametralmente opposto a quello visto nell’ottavo di finale in Francia:  gli azzurri entrano in campo con un timore reverenziale inaspettato e vengono schiacciati dal possesso palla e dal dominio territoriale della Spagna. Le poche volte in cui l’Italia recupera il pallone non riesce mai ad essere precisa nelle ripartenze e finisce sempre per regalare il possesso alle Furie Rosse. La Spagna però, per fortuna degli azzurri, non dimostra sufficiente cattiveria e impensierisce Buffon solo in tre occasioni: all’11’  Iniesta si libera per il tiro dopo uno straordinario triangolo con Silva,  ma la conclusione mancina è debole e centrale. Al 19’ un colpo di testa di Pique viene deviato in angolo dal tocco di un difensore azzurro. Il difensore del Barcellona si rende pericoloso anche al 25′ colpendo di testa dopo una sponda di Sergio Ramos. Facile la parata di Buffon. Intanto entrambi i tecnici vengono costretti ad effettuare una sostituzione forzata a causa di un infortunio: il primo a lasciare la gara è Jordi Alba, sostituito da Nacho, mentre alla mezz’ora Bonaventura prende il posto di Montolivo. Si conclude così un primo tempo quasi deprimente per l’Italia,  mai pericolosa dalle parti di De Gea.


Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo: una Spagna padrona del campo che però fronteggia una difesa attentissima e sempre sul pezzo. Al 55’ però, arriva l’errore che non ti aspetti: su un lancio lungo di Busquets, Buffon sbaglia l’uscita di piede, mancando completamente il pallone e spalancando la porta a Vitolo che sigla il vantaggio per la Spagna. Questo duro colpo viene però digerito bene dall’Italia che inizia finalmente a giocare. Prima Parolo e poi Immobile, subentrato a Pellè, spaventano De Gea. Poi, dopo l’occasione del raddoppio divorata da Vitolo, solo davanti a Buffon, Ventura inserisce anche Belotti al posto di Parolo. Grazie a questa mossa le difficoltà per la difesa iberica aumentano e, a nove minuti dal novantesimo, l’Italia guadagna un calcio di rigore per fallo di Sergio Ramos su Eder. De Rossi resta lucido e spiazza De Gea, è 1 a 1. Il pareggio sembra però non bastare visto che l’Italia continua a spingere e si vede annullare giustamente un gol realizzato da Belotti per fuorigioco. Alla fine le due squadre si dividono la posta in palio rimandando lo scontro decisivo per la qualificazione diretta al ritorno in Spagna, fra quasi un anno.

La partita dell’Italia è quindi un misto di soddisfazione e rimpianto, di delusione e sollievo. Il disastroso approccio alla partita ha messo in risalto le difficoltà di un centrocampo troppo lento e impreciso, ma anche la solidità di una difesa che ha visto Barzagli, Bonucci e il giovane Romagnoli resistere in maniera splendida sia agli scambi nello stretto che alle verticalizzazioni introdotte da Lopetegui a vantaggio di Diego Costa. L’errore di Buffon non preoccupa in quanto rimarrà probabilmente un episodio circoscritto. A preoccupare sono, però, la forma e l’atteggiamento di Pellè, che dopo una prestazione impalpabile, rifiuta la stretta di mano con il tecnico al momento della sua sostituzione. A causa di questo episodio l’attaccante non sarà convocato per la sfida contro la Macedonia. Alla delusione Pellè corrisponde però l’entusiasmo e la freschezza di Belotti e Immobile che, grazie alla oro corsa e alla loro fisicità, hanno dato nuovo carburante alla reazione dell’Italia dopo il gol subito. Alla fine dei conti, il pareggio è un buon risultato, considerato come si era messa la partita e a far ben sperare è sopratutto la reazione della squadra. I nuovi innesti hanno quindi dato dei segnali positivi e sembrano dunque essere pronti a giocare con più continuità. Ventura ha sottolineato nuovamente le difficoltà che si incontrano nel cambiare in così poco tempo, ma non è da escludere che contro la Macedonia si possa vedere qualcosa di nuovo.

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Romagnoli; Florenzi, Parolo (Belotti 76′), De Rossi, Montolivo (Bonaventura 29′), De Sciglio; Eder, Pellé (Immobile 59′). All.: Ventura.

Spagna (4-3-3): De Gea; Carvajal, Piqué, Ramos, Jordi Alba (Nacho 23′); Busquets, Koke, Iniesta; Vitolo (Thiago Alcantara 84′), Diego Costa (Morata 67′), David Silva. All.: Lopetegui

ARBITRO: Felix Brych (Germania)

Marcatori: Vitolo 55′ (Spa), De Rossi 82′ rig. (Ita)


Ammoniti: Busquets, Vitolo, Costa, Sergio Ramos, Piqué (Spa), Parolo, Bonaventura, Bonucci (Ita)

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Rodolfo Ortolani

Studente livornese di Scienze Politiche all'Università di Pisa. Analisi e opinioni sulle mie due passioni: sport e politica.

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