10 Novembre 2024

E’ una delle pagine sinfoniche più celebri e sorprendenti di tutto il repertorio, capace di conquistare fin dal primo ascolto per la bellezza del suo tema, l’imponenza dei ritmi e l’incredibile varietà di colori che la caratterizzano dall’inizio alla fine: è la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op. 95 di Antonin Dvorak attesa al Teatro Goldoni di Livorno per la Stagione concerti sabato 29 ottobre, alle ore 21 e domenica 30 ottobre, alle ore 17.

Come intuibile dal titolo, “Dal nuovo mondo” è un omaggio che il grande compositore ceco dedicò al continente americano durante il suo soggiorno a New York verso la fine dell’800, utilizzando per questa sinfonia gli stimoli musicali e culturali ricevuti (dai canti della comunità indiana agli spirituals dei neri americani), filtrati e sviluppati con una sensibilità tutta europea e resi attraverso una felicissima orchestrazione. A riprova di una popolarità mai venuta meno sin dal successo con cui fu accolta alla Carnegie Hall di New York il 16 dicembre 1893, una sua registrazione fu portata con sé da Neil Armstrong durante la missione Apollo 11 che portò l’uomo sulla luna nel luglio 1969.


La serata è presentata in collaborazione con Accordi Musicali International Classical Music Festival, un’importante realtà musicale di respiro europeo con sede a Malta particolarmente attiva nel proporre anche all’estero grandi concerti sinfonici: sul palcoscenico livornese, protagonista sarà l’Orchestra del Teatro Goldoni che avrà alla guida due distinti direttori, entrambi di fama internazionale. Sabato sera (concerto in abbonamento) salirà sul podio il russo Daniel Raiskin, applaudito alla guida delle più famose compagini e nei maggiori teatri d’Europa e nel mondo, con un particolare ed incessante impegno verso i giovani musicisti e le orchestre giovanili. Nella pomeridiana di domenica (fuori abbonamento, ma comunque aperto per gli abbonati che volessero risentire il concerto), sarà la volta del giovane ed affermato direttore ungherese Gergely Madaras, da alcuni anni Direttore Musicale dell’Orchestre Philharmonique Royal de Liège, con solide relazioni professionali in tutta Europa, quale ospite di orchestre prestigiose.

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Ulteriore ed importante momento del concerto sarà la nuova tappa di conoscenza della produzione di Alexey Shor, artista di talento del nostro tempo nato a Kiev nel 1970 e compositore residente del Festival Accordi Musicali. Grazie all’importante collaborazione avviata con la Fondazione Teatro Goldoni, i primi concerti in cartellone saranno infatti aperti da sue opere, tutte scritte con quella personale ed affermata cifra espressiva di stile neoclassico e melodica, che lo hanno portato in alcune delle più prestigiose sale da concerto, tra cui Wiener Musikverein, Berlin Philharmonie, Carnegie Hall, Kennedy Center (Washington DC), Mariinsky Theatre (San Pietroburgo), Concertgebouw (Amsterdam), Gasteig (Monaco di Baviera), Wigmore Hall (Londra), ecc. Immigrato in Israele nel 1991, Alexey Shor ora vive principalmente negli Stati Uniti e sia sabato che domenica sarà eccezionalmente al Teatro Goldoni: è previsto un suo intervento con il pubblico al termine dell’esecuzione di suoi lavori che includono, per sabato, il brillante balletto “The Crystal Palace”, titolo che ha avuto accoglienze entusiaste dalla sua prima apparizione a Malta nel 2017 e da allora è diventato parte del repertorio standard di diverse compagnie di danza.

L’ Overture del balletto è stata scelta per essere eseguita alla 40a cerimonia dei Gramophone Classical Music Awards a Londra e come particolarità ha la presenza di una parte vocale affidata al soprano, elemento alquanto inusuale all’interno di un balletto: al Goldoni questa parte si avvarrà dell’interpretazione di una cantante d’eccezione, un’autentica star della lirica quale Danielle de Niese, nata in Australia da genitori di origini srilankesi e olandesi, artista acclamata fin da giovanissima al Metropolitan Opera dove ha debuttato a soli 19 anni con James Levine, e da allora regolarmente protagonista sui palchi d’opera e di concerti più prestigiosi del mondo, tanto da essere salutata come “il soprano più cool dell’ opera” dal New York Times Magazine.

Domenica sarà eseguito il “Concerto per violino in do minore” di Shor, composto nel 2021 durante uno dei lockdown nazionali per la pandemia di Covid: ispirandosi alla grande tradizione classica, l’autore realizza nei tre movimenti dell’opera un conflitto distinto tra il solista e l'orchestra alla ricerca del predominio per l’intera durata del brano, badando che nessuna delle parti abbia a dominare l’altra. Anche per quest’opera è previsto un solista di solida fama internazionale quale il violinista russo Boris Brovtsyn affermato come uno dei musicisti più profondi e versatili della sua generazione. È sempre più richiesto in tutto il mondo sia come solista da concerto che come musicista da camera. Il suo vastissimo repertorio comprende oltre cinquanta concerti per violino e centinaia di opere da camera, alcune delle quali ha eseguito in prima assoluta.

E’ ancora possibile abbonarsi all’intera Stagione sinfonica al costo promozionale di € 35, che prevede 8 concerti + 2 gratuità straordinarie per gli abbonati (il Concerto di Epifania e “Le quattro stagioni” di Vivaldi il 29 novembre); biglietti € 10 (€ 5 per gli under 25) presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290), aperto il martedì e giovedì ore 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30-19.30 ed online su https://www.goldoniteatro.it/info-e-biglietti/ .

 

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Chiara Sabbatini

Nata a Livorno il 25/09/1995 e laureata in Scienze dei Beni Culturali all'Università di Pisa. Coltivo da sempre una passione per l'arte e la letteratura, amo il cinema e il teatro e scrivo poesie nel tempo libero. Viaggiare mi affascina e non perdo occasione di ampliare i miei orizzonti. Fare del mio diletto, la giornalista, una professione, sarebbe un sogno che si avvera. Spero di appassionarvi con i miei articoli legati al campo dell'Arte e della Cultura.

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