28 Marzo 2024

 CIAO CAMILLA, DICCI TUTTO QUELLO CHE NON SIAMO RIUSCITI A CAPIRE DALLA TUA PAGINA FACEBOOK…
“Considerato che su facebook “ci sverno”, probabilmente non c’è molto da aggiungere. In realtà, la mia pagina facebook non è una fan page, ma proprio il mio profilo: quello dove di solito scrivo tutte le mie idiozie e dove i miei amici pubblicano le foto peggiori, negli stati peggiori.”
PRIMA DI PARLARE DELLA TUA MUSICA, PARLIAMO DELLA TUA FORMAZIONE. DOPO ESSERTI DIPLOMATA AL LICEO F. ENRIQUES, SEI APPRODATA A BOLOGNA DOVE HAI STUDIATO NEUROSCIENZE E NEUROPSICOLOGIA. COME MAI QUESTI STUDI MOLTO PARTICOLARI? COME SONO ANDATI?
“Qui ti devo correggere, perché, nonostante l’università fosse quella di Bologna, la facoltà di psicologia è a Cesena e ti giuro che Cesena è tanto, tanto tanto diversa da Bologna.
Le neuroscienze sono un campo in espansione, estremamente affascinante; c’è tanto da scoprire sul funzionamento del cervello e io non potevo che rimanerne stregata. Mi piacerebbe dire che sono stata una studentessa modello, di quelle che vanno sempre a lezione, che prendono appunti e che ricevono i complimenti dei professori dopo gli esami, ma ci sarebbero troppe persone a smentirmi ed io non ho abbastanza soldi per assumere qualcuno che le metta tutte a tacere. Quindi mi limiterò a dire che mi sono laureata in tempo e con discreti risultati, adesso sono una vera e propria psicologa.”
QUANDO E’ STATA LA PRIMA VOLTA CHE HAI PRESO IN MANO UNO STRUMENTO MUSICALE? HAI CAPITO SUBITO CHE SAREBBE STATA UNA TUA PASSIONE? COSA HAI PROVATO?!
“Quando ero bambina, i miei genitori mi hanno iscritto a diversi corsi di musica, tra cui contrabbasso e piano, ma io ero terribilmente svogliata, quindi ho mollato tutto. Poi, a 17 anni, praticamente per caso, mi sono messa a suonare il basso e da quel momento non ho più smesso di suonare. ”
HAI ALTRE PASSIONI OLTRE LA MUSICA?
“Mi piacciono i libri, i film, il teatro, ma al livello della musica c’è solo la psicologia.”
PRIMA DELL’UKULELE HAI SUONATO QUALCHE ALTRO STRUMENTO?
“Ho suonato il basso in due diversi gruppi, i Disaster tale di Livorno e i Nothing meets all di Cesena, sfortunatamente entrambi ‘deceduti’. Poi ho scoperto l’ukulele e, un po’ per caso e un po’ per gioco mi sono messa in proprio.”
 COME MAI POI HAI SCELTO PROPRIO L’UKULELE?
“Prova un po’ tu a portarti a spalla un fender jazz bass, da un milione di chili, in giro per anni! Poi è normale che ti venga voglia di suonare uno strumento che ti entra in borsa. Comunque, tralasciando il fattore peso, l’ukulele è uno strumento incredibilmente allegro: basta vederlo una volta, per farsi venire la voglia di suonarlo.”
NELL’ULTIMA EDIZIONE DI ‘X FACTOR’ C’ERA UNA RAGAZZA DI NOME VIOLETTA CHE SUONAVA L’UKULELE; SE HAI VISTO UN PO’ DI QUESTA EDIZIONE DI X FACTOR, SECONDO TE, I TUOI BRANI SONO SIMILI AI SUOI? COME GIUDICHI LE SUE PERFORMANCES CON L’UKULELE? POTREMMO MAI VEDERTI A X FACTOR?
“Te la faccio io una domanda, se uno suona la chitarra, le sue canzoni devono essere per forza simili a quelle di Jimi Hendrix? Io credo proprio di no, perché a nessuno verrebbe in mente di fare una domanda del genere a un chitarrista… Se suoni l’ukulele o se suoni a ripetizione somewhere over the rainbow tutto il giorno, invece – grazie a xfactor – nell’immaginario collettivo ti senti dire: “l’ukulele! Come Violetta!” Che ansia… Comunque, mi è capitato di sentirla e credo che abbia una bella voce e che sappia suonare il suo strumento. Detto questo, non credo che i miei brani siano simili ai suoi. Poi, naturalmente, non credo che mi vedrete mai a x factor.”
HO ASCOLTATO UN PO’ DELLE TUE CANZONI. I COMPLIMENTI SONO PIU’ CHE DOVEROSI… HAI UNA VOCE MOLTO DOLCE E LE TUE CANZONI SONO MOLTO INNOVATIVE, OLTRE AD ESSERE SCHERZOSE … INSOMMA, QUANDO UNO HA FINITO DI ASCOLTARE UNA TUA CANZONE, HA SUBITO VOGLIA DI RIASCOLTARLA, COME FAI?
“Più che riascoltarla direi risuonarla. Risuono i brani a ripetizione, per la gioia dei miei vicini, per una ‘settimanetta’, dopo che ho scritto una canzone. Sfortunatamente, dopo quella settimanetta, la mollo per un po’. Io non trovandomi in un gruppo non sono costretta a fare delle prove. Poi, comunque, mi ritrovo a chiedermi come si suonano le mie canzoni. Svogliata fino alla fine!”
DOPO AVER ASCOLTATO ‘L’ISLANDA’’, MI VIENE DA CHIEDERTI: “ MA PER DAVVERO L’ISLANDA TI HA FATTO COSI’ ‘SCHIFO’? EPPURE E’ UN’ISOLA TANTO SIMPATICA…
“In Islanda non ci sono mai stata, quindi è un po’ per partito preso. Ho ricevuto una diffida dal consolato islandese di “Via delle acciughe” che impone a me e ai miei futuri eredi di non mettere mai piede in Islanda per i secoli dei secoli; mi potrò al massimo avvicinare a non più di 2 chilometri dalla costa utilizzando una barca a remi! Comunque, è una vera e propria amarezza: mi avevano detto che era la  culla della musica contemporanea!”
COME VEDI IL TUO FUTURO CON LA MUSICA? HAI QUALCHE SOGNO A RIGUARDO?
“Spero di poter continuare a suonare fino a che mi reggono le mani, poi, quando avrò l’artrite reumatoide, mi dedicherò alla musica elettronica per diventare la prima DJ donna sopra gli 80.”
HO VISTO CHE PER IL SITO ‘piratiesirene.it’ HAI CANTATO UNA CANZONE. TI VOLEVO CHIEDERE – SE QUESTA INTERVISTA NON TI HA TROPPO ANNOIATO – SE  SABATO PROSSIMO ALLA FELTRINELLI, DOVE SI FESTEGGERA’ ANCHE UN ANNO DEL NOSTRO SITO, POTRESTI  SUONARCI UNA TUA CANZONE
“Dio bono! anche due!”

 

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Paolo Gambacciani

Studente appassionato di politica, arte, teatro, cinema e tennis. Sono laureato in Comunicazione presso la Scuola di Scienze Politiche dell'Università 'Cesare Alfieri' di Firenze e collaboro con uninfonews dalla sua fondazione; sono fortemente convinto ed a favore del progetto editoriale del giornale online. Vicepresidente e socio di Uni Info News.

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