27 Luglio 2024

Ieri notte alle ore 3:00 è andata in onda la seconda puntata di questa ultima stagione di Game of Thrones. Una puntata abbastanza prevedibile dove però non sono mancati alcuni colpi di scena.

Ma prima di cominciare vorrei fare una piccola precisazione riguardo il titolo dell’episodio che volutamente non ho inserito. Gli scorsi anni la HBO era solita rilasciare in anticipo il titolo degli episodi o quantomeno contestualmente all’uscita dell’episodio stesso ma in questa stagione le cose sembrano essere cambiate. Infatti in quest’ultima stagione di Game of Thrones pare che i titoli vengano rivelati solo successivamente all’uscita delle puntate. E per quanto riguarda l’ultimo episodio sembra che il titolo ufficiale sia “A knight of the Seven Kingdoms” ma su tanti altri siti viene indicato come “The Rightful Queen”. Inutile dire che questo nuovo modus operandi crei una certa confusione soprattutto a chi, come noi, si trovi a doverne parlare. Ma come direbbe Boromir, se questa è la volontà di HBO, anche noi la seguiremo.


Comunque sia, tornando all’analisi dell’episodio, anche questo strizza l’occhio alle vecchie stagioni proseguendo sul filone delle “reunion” che tanto avevano caratterizzato la prima puntata. Quest’ultima infatti era terminata con l’arrivo di Jaime a Grande Inverno e da lì ricomincia la seconda.

Jaime viene convocato e interrogato da Daenerys, Sansa e Jon ma grazie all’intervento di Brienne, che garantisce per lui, gli permettono di restare. Daenerys e Sansa sono molto diffidenti ma mentre quest’ultima si fida ciecamente di Brienne, la prima resta contrariata, probabilmente perché si aspettava una presa di posizione più autorevole da Jon.

Ma se ne possono dire tante sull’aspirante regina di Westeros tranne che non sia migliorata dal punto di vista della diplomazia. Infatti dopo il consiglio, va a parlare con Sansa sperando che, conoscendosi meglio, possa migliorare anche il loro rapporto. E tutto sembra funzionare perfettamente ma proprio quando la Lady di Grande Inverno chiede cosa ne sarà del Nord dopo la guerra, Daenerys esita e in quel momento vengono interrotte dall’arrivo di Theon. Un arrivo provvidenziale perché anche se la domanda di Sansa è lecita non poteva certo aspettarsi che Daenerys le promettesse l’indipendenza.

Nel frattempo gli incontri non sono finiti perché a Winterfell arrivano anche Edd e Tormund che avvisano Jon che le altre casate che ancora non li hanno raggiunti ormai combattono per i morti. Ma c’è un altro incontro che aspettavamo dalla scorsa puntata ed è quello tra Jaime e Bran. I due si incontrano dinanzi l’albero diga dove Jaime prova a scusarsi per averlo spinto giù dalla torre ma Bran non mostra il minimo rancore e afferma che se non fosse stato per quel gesto, adesso, non sarebbe il corvo con tre occhi.

Ma non c’è tempo da perdere perché gli Estranei avanzano inesorabili e saranno a Grande Inverno prima dell’alba. Così è il momento di pianificare la difesa e assistiamo al consiglio di guerra. Un consiglio, si spera, più fortunato di quelli visti nella scorsa stagione capitanati da Tyrion. Ovviamente gettarsi nella mischia contro i non morti è follia, anche coi draghi, ma se si uccidesse il Re della Notte, si spezzerebbe la sua maledizione e le sue marionette cadrebbero inerti. Così Bran si offre per per fungere da esca al fine di attirarlo in trappola nel parco degli dei.

Ma l’attesa della battaglia si fa snervante e c’è chi cerca di far passare il tempo davanti al fuoco con qualcosa da bere. Così Tyrion, Brienne, Podrick, Jaime, Tormund e Davos si trovano tutti insieme e questa improbabile combriccola è il preludio per diversi siparietti comici che contribuiscono a sdrammatizzare gli eventi. Potrebbe essere la loro ultima notte così Tormund rompe gli indugi e per conquistare il cuore di Brienne racconta un raccapricciante aneddoto su quando all’età di 10 anni uccise un gigante e poi, scambiato per uno dei loro figli, venne allattato dalla “moglie” del gigante deceduto. Una storia che farebbe scogliere qualsiasi fanciulla ma Jaime alza la posta in gioco e decide di nominare cavaliere Brienne.


Ma c’è chi cerca di ingannare il tempo in altro modo e così sulle mura si incontrano Jon, Sam e Edd che rimembrano i tempi passati alla Barriera. Ed è proprio sulle mura di Grande Inverno che avviene uno dei momenti più attesi da tutti i fan, perché in un angolino in disparte fa finalmente la sua comparsa Spettro! L’ultima volta che avevamo visto il metalupo era ai piedi del tavolo dove giaceva il corpo senza vita di Jon. Speriamo che, oltre ai draghi, anche lui possa trovare un po’ di spazio nei prossimi episodi. Toccatemi tutti ma giù le mani da Spettro!

Intanto fervono i preparativi per la battaglia, c’è chi si occupa delle provviste, chi studia le strategie di difesa e poi c’è Arya che continua a ronzare intorno a Gendry. Il fabbro è intento a forgiare le armi di ossidiana necessarie a sconfiggere gli Estranei ma lei non sembra fremere solo per l’arma che gli ha commissionato. Infatti al calare della notte, quando Gendry la raggiunge per consegnarle il lavoro ultimato, la giovane Stark lo seduce mostrando una certa intraprendenza. Sebbene l’intento della produzione fosse quello di mostrarci un’Arya ormai matura e non più la bambina di un tempo, penso che sia stata una scena della quale in molti avremo fatto volentieri a meno.

Infine un colpo di scena che, considerato il trend della puntata, non mi aspettavo. Le scene da luna di miele della scorsa puntata tra Jon e Daenerys sono ormai un lontano ricordo poiché Jon si comporta in maniera visibilmente fredda e distaccata. Sembrava che ormai Jon prendesse tempo aspettando di affrontare l’argomento “famiglia” eventualmente dopo la battaglia ma Jon non è uno che sa tenere le cose per sé e quando lei lo raggiunge nella cripta lui le rivela la verità sulle sue origini. E’ comunque curioso notare come del fatto che siano zia e nipote non freghi nulla a nessuno e che l’unica preoccupazione di Daenerys sia piuttosto il diritto di nascita per reclamare il Trono di Spade. Comunque anche qui i due vengono interrotti sul più bello perché all’orizzonte fanno la loro comparsa gli Estranei.

Sapendo che nella terza puntata ci sarebbe stata la grande battaglia di Winterfell era logico presumere che questa sarebbe stata una puntata di preparazione e di attesa. Possiamo dire che l’ottava stagione di Game of Thrones comincerà sul serio dalla prossima settimana quando assisteremo, come promesso dai produttori, alla sequenza di battaglia più grande mai girata.

Tirando le fila direi che è evidente come gli eventi corrano veloci verso il finale, ormai non c’è più tempo da perdere e tutto procede verso un’unica precisa direzione. Ma se possiamo essere lieti per questa improvvisa accelerazione non posso non rammaricarmi per l’estremo fanservice a cui stiamo assistendo. I produttori stanno assecondando tutte le ship tra personaggi e, prima che Game of Thrones diventi una telenovela per teenager, speriamo che la cosa non sfugga di mano.

Ma fanservice a parte è una puntata che riprende molto la prima nella volontà di voler chiudere tutta una serie di cerchi e di situazioni rimaste in sospeso tra i personaggi. E tra i protagonisti di questa puntata non può che esserci Jaime. Lo sterminatore di re raggiunge il compimento della sua maturazione quando finalmente si stacca da Cercei e sceglie di combattere per i vivi, alleandosi coi suoi nemici. Una scelta senz’altro coraggiosa, non solo perché Grande Inverno è il luogo più pericoloso di tutta Westeros ma perché lo porta inevitabilmente a fare i conti col suo passato. Da un lato gli Stark, dall’altra Daenerys, figlia di quel Re folle che lui stesso ha ucciso. Così come l’incontro con Bran, un peso del quale era costretto a togliersi prima della fine.

Ma un altro personaggio che segue questa strada è senz’altro Theon. Anche lui lascia la sorella per fare ciò che ritiene più giusto, combattere a fianco di quella che si è dimostrata essere la sua vera famiglia. Un personaggio che dopo i tradimenti e gli orribili crimini commessi e subiti potrebbe in questa guerra trovare la morte. Magari sacrificandosi per difendere i fratelli acquisiti, trovando così un riscatto e quella pace che cerca.

In queste due prime puntate abbiamo assistito ad una sorta di “sfilata” dove sono comparsi tutti i personaggi ancora presenti in Game of Thrones. Ognuno di loro ha avuto una propria scena e la cosa non è affatto casuale. E’ un modo come un altro per concedere loro un ultimo saluto prima della inevitabile strage che avverrà presto. A questo punto i giochi sono fatti e nella prossima puntata, nella battaglia di Winterfell, scopriremo le sorti di Westeros. I vivi affronteranno i morti, l’attesa è tantissima e no, non ce la posso fare.

 

Alessio Nicolosi

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